19 Gennaio 2022
Giuseppe Conte, fonte LaPresse
Il leader M5s Giuseppe Conte, il segretario dem Enrico Letta e il leader di Leu Roberto Speranza si sono incontrati per fortificare l’asse comune con Pd e Leu. I tre hanno condiviso lo stesso tweet al termine dell'incontro sul Quirinale, svoltosi nell'abitazione romana dell'ex premier: "Ottimo incontro. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto. Nessuno ha diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità".
"Non c'è alcuna intesa sui nomi perché ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni", ha detto Letta al termine del vertice.
"L'incontro è andato bene. Siamo pronti a un'azione forte, a un confronto anche ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse dal tavolo candidature di parte come quella di Berlusconi". Lo ha detto Giuseppe Conte dopo l'incontro con Letta e Speranza. "Siamo pronti ad offrire al paese e a tutti i cittadini che aspettano un presidente o una presidente autorevole che possa rappresentare tutti". "Avrete sicuramente delle proposte più avanti quando avremo il confronto anche con le altre forze", ha aggiunto Conte.
Conte, Letta e Speranza dimostrano grande soddisfazione dopo il loro incontro. Si legge bene la volontà di superare l’ostacolo Silvio Berlusconi. Conte insiste per trovare un nome alternativo a quello di Mario Draghi, in modo da far rimanere il premier a Palazzo Chigi. Le quotazioni di Draghi, però, sarebbero in rialzo. Nel vertice, tuttavia, non è stato fatto alcun nome ma si è parlato di strategia, di come affrontare le prime votazioni. C’è ancora tanta attesa per le mosse del centrodestra e l’idea di non presentarsi in Aula alle prime tre votazioni per dare un segnale forte nel caso rimanga il nome di Berlusconi sul tavolo è una possibilità che si sta concretizzando sempre di più.
Il centrosinistra prova quindi a rispondere con una voce sola alla scelta del centrodestra di candidare Berlusconi: il veto alla corsa del Cavaliere, finora, è l’unico punto fermo messo dai tre leader.
"Non c'è nessuna intesa su un nome per il Colle perché ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni. È andato tutto molto bene", ha detto Letta.
"L'incontro è andato bene. Siamo pronti a un'azione forte, a un confronto anche ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse dal tavolo candidature di parte come quella di Berlusconi. Ci saranno sicuramente delle proposte più avanti", ha aggiunto Giuseppe Conte.
Sul vertice romano, intanto, pesa per il Movimento 5 Stelle la notizia di Beppe Grillo indagato per traffico di influenze illecite sul caso Moby.
Conte ha rilasciato delle dichiarazioni sulla vicenda dopo il vertice: "Esprimo vicinanza a Beppe Grillo. Ho visto che molti giornali hanno enfatizzato la notizia di questa indagine. Sono assolutamente fiducioso che le verifiche in corso dimostreranno la legittimità del suo operato"
Letta e Conte avevano aperto nei giorni scorsi il dialogo con il centrodestra "su nomi di alto profilo".
"A noi non interessa chi farà il kingmaker del centrodestra. Se c’è un’opzione che va oltre Berlusconi per noi va bene, purché sia di alto profilo e sul solco del dialogo e della condivisione", aveva detto il segretario del Pd.
Sulla stessa linea si erano schierati anche i 5 Stelle: "Se Salvini si apre alla possibilità di escludere la candidatura di Berlusconi, allora si può dialogare e concordare un nome di alto profilo. La strada per la sinergia è aperta e i numeri ci sarebbero".
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