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Quirinale: "Mi raccomando, tutti tranne Draghi". Clamoroso stop al presidente del Consiglio

Quirinale: aumentano le chances di Giuliano Amato

27 Dicembre 2021

mario draghi

"Mi raccomando, tutti tranne Draghi": è questo il sentiment che gira in tutte le chat di centrodestra dopo conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio. Ma non solo in zona centrodestra. Anche a sinistra il vento sembra essere decisamente cambiato per l'ex numero uno della BCE. Certo, rimane sempre lui il favorito per la successione a Sergio Mattarella ma l'impressione (come hanno capito anche a palazzo Chigi) è che la conferenza stampa di fine anno sia stata ben più di un passo falso. Ora le cose stanno cos, spiegano fonti molto bene informate: Draghi sempre avanti tallonato però da Giuliano Amato. Subito dietro Berlusconi e poi Casini. Se però la situazione si dovesse "incartare" e troppe votazioni dovessero andare a vuoto tra le segreterie dei partiti ricomincia circolare nuovamente il nome di Sergio Mattarella: ma soltanto come "extrema ratio".

Ma torniamo a Mario Draghi. Si racconta in Transatlantico che nei capannelli prenatalizi, il ministro della cultura Dario Franceschini si sia rivolto ai numerosi interlocutori con un invito che per lui è anche un auspicio: "Stop a Mario Draghi". Nel PD però non c'è soltanto Dario Franceschini a non volere che Mario Draghi salga al Colle (anche perché in cuor suo il ministro della Cultura non ha perso le speranze di essere lui il "prescelto"). Tra i detrattori di Draghi, c'è anche tutta la composita area di sinistra che fa riferimento al ministro Orlando compresa la componente di Leu: non perdonano all’ex governatore della Bce di aver detronizzato Giuseppe Conte e di ‘tenere in sequestro’ la politica. 
Enrico Letta, invece, la pensa diversamente: tutti tranne Berlusconi (e quindi va bene anche Mario Draghi). Tra i due, il presidente del Consiglio e il segretario del Nazareno, i rapporti sono molto migliorati rispetto all'inizio dell'attività governativa ed Enrichetto sarebbe ben lieto di "portare" Draghi al Colle anche perché per il "post" spera sempre che sia una maggioranza Ursula (con la fuoriuscita della Lega) a trazione Pd a portare il paese al voto e quindi a coglierne i dividendi elettorali.

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