21 Dicembre 2021
Polemica tra Italia e Israele, scaturita da un evento organizzato da Laura Boldrini alla Camera dei Deputati. L'ambasciata israeliana in Italia si dice "scioccata" dal fatto che un terrorista condannato e due organizzazioni terroristiche come "Al-Haq" e "Addameer", entrambe parte dell'organizzazione terroristica "Fronte popolare per la liberazione della Palestina" ("Fplp"), siano state formalmente invitate a parlare davanti alla sottocommissione per i diritti umani del camera dei deputati presieduto da Laura Boldrini (sempre attenta sui diritti). "L'invitato a parlare, Shawan Jabarin, direttore generale di Al Haq, è un terrorista condannato del Fplp", sostiene l'Ambasciata.
Di lui nel 2009 la Corte Suprema israeliana ha scritto che "agisce come dottor Jekyll e Mister Hyde, a volte come amministratore delegato di un'organizzazione per i diritti umani", e altre volte come attivista in un'organizzazione terroristica che non ha evitato omicidi e tentati omicidi e che non ha nulla a che fare con i diritti'', ricorda l'ambasciata in una nota. "Questo invito - denuncia la rappresentanza - è un riconoscimento per il terrorismo e contrasta completamente con l'aspettativa dell'intera comunità internazionale di dissuadere e impedire alle organizzazioni terroristiche di operare dall'interno di strutture civili e di impedire che qualunque forma di finanziamento finisca nelle mani delle organizzazioni terroristiche. Invece di dare un palco alle organizzazioni terroristiche, la sottocommissione dovrebbe dare un chiaro messaggio che chieda all'Italia di dichiarare che le organizzazioni terroristiche non saranno finanziate dall'Italia e che l'Italia taglierà qualsiasi legame con le organizzazioni terroristiche designate come tali, anche se queste nascondono le loro azioni con una copertura umanitaria. I terroristi non possono dare lezioni alle democrazie sui diritti umani. Queste organizzazioni, infatti, utilizzano in modo improprio il termine di diritti umani, perché le loro attività escludono ebrei e israeliani da diritti fondamentali come il diritto a vivere senza essere uccisi".
Non è mancata la risposta di Laura Boldrini, che smentisce la ricostruzione della diplomazia israeliana. "In una sua nota resa pubblica oggi, l'Ambasciata israeliana contesta la legittimità dell'audizione svolta ieri preso il Comitato sui diritti umani nel mondo, di due delle sei ong palestinesi accusate di terrorismo da parte del governo israeliano, e cioè Al-Haq e Addameer. Premesso che il Comitato, organismo interno alla Commissione Affari Esteri, nell'ambito della sua indagine conoscitiva ascolta la voce di decine di organizzazioni e personalità per raccogliere informazioni e opinioni, senza doverli necessariamente per questo condividerle, considero le affermazioni contenute nella nota dell'Ambasciata del tutto inesatte e improprie". Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo. "Nella nota si sostiene che le due ong fanno parte dell'organizzazione terroristica Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, cosa non vera essendo due associazioni politicamente del tutto autonome e indipendenti che il governo israeliano ha accusato di terrorismo senza fornire però, a detta di molti osservatori e istituzioni internazionali, documentazione sufficiente a supporto di questa accusa", sottolinea Boldrini.
"E' un fatto, come ho ricordato ieri introducendo i lavori del Comitato, che la decisione assunta dal Governo israeliano ha sollevato le critiche non solo di diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani - come Amnesty International e Human Rights Watch -, ma anche di alcuni Governi - Italia, Francia, Regno Unito, e dello stesso Dipartimento di Stato USA - e di rappresentanti delle organizzazioni internazionali. L'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'UE, Josep Borrell", ricorda ancora la deputata del Pd, "ha dichiarato che le 6 organizzazioni incriminate sono inserite nei programmi di finanziamento dell'Unione europea e che, ad oggi, il Governo di Israele non avrebbe ancora fornito alcun tipo di risposta convincente circa l'operato di matrice terroristica delle ONG. Da parte sua, l'Alta Commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, ha definito tale accusa una violazione delle libertà di associazione, di opinione, di espressione e di partecipazione attiva alla vita pubblica".
Boldrini sottolinea anche che per quanto riguarda il governo italiano, il 30 novembre scorso, in risposta ad una interrogazione in Commissione, la Viceministra degli esteri Marina Sereni "ha espresso la preoccupazione del Governo italiano per la decisione presa dal Ministro della Difesa israeliano e precisato che, 'oltre a svolgere una fondamentale opera nei Territori Palestinesi, alcune di queste organizzazioni intrattengono fruttuosi rapporti con le nostre organizzazioni della società civile e con altri Paesi donatori per l'attuazione di importanti progetti di cooperazione'".
Lo scontro è servito, di certo non mancherà una polemica tutta italiana con protagonisti i partiti di destra tradizionalmente più vicini a Israele pronti a scagliarsi contro Boldrini.
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