12 Dicembre 2021
Vincenzo Spadafora, gay dichiarato da poco, presto ingloberà tutto il suo narcisismo in tv. Non sono mancate le dichiarazioni in cui afferma di voler diventare un conduttore televisivo e anche su questo non ci sorprendiamo; nel suo periodo come ministro dello sport, si è fatto da una parte molti amici in Rai (Mara Venier e dirigenti vari) e dall’altra ha supportato con tenacia il direttore di Rai1 Stefano Coletta, Alberto Matano (fresco di coming out), Beppe Convertini, Pino Strabioli e altri, ma meglio fermarci qui. Alla faccia del fatto che i pentastellati non avrebbero mai messo bocca in Rai.
Ormai il buon Spadafora viaggia da Rai a Mediaset con una facilità incredibile, far parlare del libro, per farsi intervistare sulla sua vita, per prendere insomma dimestichezza con il mezzo, che fino a qualche mese ha pilotato come ombra invece che come protagonista. Finita l’epoca d’oro dei grillini, che non tornerà mai più, tanti alla prossima tornata elettorale si ricicleranno in altri lavori, quali non è lecito saperlo, visto che molti di loro, pre-parlamento, non facevano un tubo né compilavano un 730. Ma Vincenzo Spadafora saprà sicuramente come ritagliarsi un posto da opinionista o conduttore; alla fin fine, in Rai, troverà terreno fertilissimo. I favori vanno sempre restituiti.
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