Fedriga finisce sotto scorta, il presidente del Friuli vittima della crescente tensione sociale

Da circa una settimana il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è sotto scorta a seguito delle minacce ricevute da esponenti del mondo no vax

Continua a crescere il pesante clima di tensione sociale tra favorevoli e contrari alle restrizioni e tra i primi politici a farne le spese c'è Massimiliano Fedriga, da circa una settimana sotto scorta. Il presidente del Friuli-Venezia Giulia è infatti da settimane nel mirino di esponenti del mondo no vax a causa delle sue posizioni da sempre a favore sia del vaccino che di restrizioni per le persone non vaccinate. Sono ormai decine le lettere minatorie e le minacce di morte indirizzate nei suoi confronti.

Massimiliano Fedriga finisce sotto scorta

La notizia della scorta a Fedriga è stata anticipata dal quotidiano triestino Il Piccolo, che ha riportato inoltre un commento del presidente friulano in merito alla vicenda: "Purtroppo è così ma spero, soprattutto per la mia famiglia, che questa situazione possa risolversi nel minor tempo possibile". Nel corso degli ultimi mesi Fedriga si era messo alla testa della frangia di presidenti di regione favorevoli alle restrizioni per i non vaccinati e fin da subito si era dimostrato uno dei più strenui sostenitori del Green pass e del Super Green pass del governo.

Prese di posizione nette quelle del presidente, che lo hanno fatto diventare il breve tempo uno dei principali avversari del variegato mondo no vax. Lo stesso mondo che tempo fa, sulla scia della protesta dei portuali di Trieste, scelse proprio il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia come centro nevralgico delle manifestazioni no Green pass. In quel periodo fu forte l'asse creatosi tra il presidente di regione e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che culminò con il divieto di manifestazione in piazza Unità d'Italia fino alla fine dell'anno.

Decine di lettere minatorie e di minacce

Da settimane non si contano più le lettere minatorie e le minacce scritte sui muri nei confronti del presidente della regione Friuli-Venezia Giulia. Tra queste un'emblematico graffito recitante "A morte Fedriga" apparso su una casa abbandonata a Osoppo, in provincia di Udine. Un episodio che era stato denunciato dallo stesso sindaco della cittadina, Luigino Bottoni, in un post pubblicato su Facebook: "In questo momento di difficoltà le persone dovrebbero pensare a unire, risolvere e trovare soluzioni. Invece, esplode sempre di più l'odio ingiustificato e ingiustificabile e questo non è tollerabile nella forma più assoluta. Il Comune di Osoppo sporgerà denuncia per questi imbrattamenti ingiuriosi e minacciosi".

La diffusione della notizia sulla scorta a Fedriga arriva peraltro nel giorno in cui in tutta Italia è entrato in vigore il Super Green pass. Una misura che il presidente di regione aveva definito "la strada più lungimirante" durante un'intervista rilasciata domenica a Che Tempo Che Fa, ribadendo inoltre il suo sostegno al vaccino, anche per i bambini: "Lo farò a mio figlio, ovviamente mi confronterò con il pediatra, è quello che consiglio di fare a tutti. Mio figlio è anche un po' asmatico e non voglio rischiare. Qualcuno ha paura di fare il vaccino ai bambini, io ho più paura che contragga il Covid".