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Draghi al Quirinale, Tajani lancia il monito: "Se viene eletto si va a elezioni"

La possibilità che Draghi salga al Quirinale preoccupa non poco Antonio Tajani, che lancia un monito ai suoi alleati: "Se viene eletto si va a elezioni"

04 Dicembre 2021

Draghi al Quirinale, Tajani lancia il monito: "Se viene eletto si va a elezioni"

Fonte: lapresse.it

Continuano a crescere le possibilità che Mario Draghi salga al Quirinale, redendo vani gli sforzi che in queste settimane i big di Forza Italia - in primis Antonio Tajani - stanno facendo per promuovere la candidatura di Silvio Berlusconi. È proprio Tajani, in un'intervista rilasciata a RaiNews24, a mettere implicitamente in guarda sia gli alleati di centrodestra che tutto il restante arco parlamentare, lanciando l'ipotesi di elezioni anticipate nel caso l'attuale presidente del Consiglio dovesse diventare capo dello Stato.

Draghi al Quirinale, Tajani paventa elezioni

"Se Draghi viene eletto al Colle si deve andare alle elezioni", così ha dichiarato il vicepresidente di Forza Italia, che non riesce a vedere nessun altro in questo momento che possa assumere il ruolo di premier in un momento così particolare: "Non vedo nessuno che abbia la stessa autorevolezza di Draghi, in grado di tenere politicamente una maggioranza così eterogenea".

Un monito, quello di Tajani, lanciato non solo verso i suoi alleati di centrodestra ma soprattutto nei confronti dei parlamentari del Gruppo misto. Decine di cani sciolti, senza un grande partito di riferimento, che temono ora come non mai un eventuale ritorno alle urne dal quale potrebbero con molta probabilità non uscirne indenni.

Sì perché con la riforma del taglio dei parlamentari approvata lo scorso anno la prossima legislatura avrà circa 300 poltrone in meno, e molti parlamentari hanno praticamente la certezza di non essere più riconfermati. Certo, il timore di uno stop allo stipendio a doppia cifra è grande, ma basterà a spingere un numero consistente di parlamentari a votare Silvio Berlusconi come prossimo presidente della Repubblica per evitare di tornare a casa? In caso affermativo, avremo come capo dello Stato, capo del CSM e garante della Costituzione un uomo con una condanna definitiva per frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita, questione che però per Tajani "non è un problema politico".

Continuano i colloqui tra i partiti

Nel frattempo sembrano non finire mai i ripetuti faccia a faccia tra i leader dei partiti per accordarsi su un possibile nome per la presidenza. L'aria che tira però è che persino gli alleati di Berlusconi stiano facendo in modo di estromettere l'ex Cavaliere dalla corsa per il Colle. Ne è convinto il sindaco di Benevento Clemente Mastella, che durante la presentazione del suo nuovo partito ha dichiarato: "L’unica cosa che posso dire è che Berlusconi deve stare attento. Questi colloqui Meloni-Letta la dicono lunga, perché questi vogliono portare Draghi a tutti i costi, dopodiché si rischia di andare al voto. Però non so se hanno fatto i conti col Parlamento".

"Berlusconi stai attento”, ha poi aggiunto l'ex ministro della Giustizia, “la Meloni e qualche altro vogliono fotterti". Non ci resta dunque che attendere febbraio e scoprire se quella di Berlusconi è soltanto una personale velleità senile o se l'ex premier ha realmente giocato bene e sue carte.

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