Vaccino Covid, Meloni: "Un miliardo per risarcire danni da reazione avverse"

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Il mio lavoro è quello di fare domande. Se il Governo obbliga la gente a vaccinarsi e poi non si assume le responsabilità c'è un problema di fondo"

Un miliardo di euro per indennizzare chiunque abbia subito un danno dopo la somministrazione del vaccino Covid: è questa la proposta che oggi, giovedì 2 dicembre 2021, Fratelli d'Italia avanza mentre presenta un emendamento alla Legge di Bilancio. Se il Governo è davvero sicuro di quello che sta facendo con la campagna vaccinale, che problema c'è a prendersi tutte le responsabilità rispetto alle possibile reazioni avverse al farmaco? Giorgia Meloni ne è sicura: "La cosa più intelligente da fare è questa".

Reazioni avverse al vaccino Covid: l'idea di FdI

"Continuo a credere che il modo più efficace per convincere gli scettici a vaccinarsi è dichiarare che il governo è pronto a indennizzare chiunque dovesse avere problemi col vaccino", specifica oggi Giorgia Meloni nel presentare un emendamento alla Legge di Bilancio. In questo modo "Il Governo dimostra che è sicuro di quello che sta facendo", ribadisce. Per questo "noi di Fratelli d'Italia chiediamo l’istituzione di un fondo di sostegno alla campagna vaccinale da un miliardo di euro per indennizzare chiunque sia stato colpito da reazioni avverse".

La leader del partito inoltre, alla luce del via libera dell'Aifa al vaccino ai bambini, afferma: "Io sono vaccinata, mia figlia ha fatto tutti i vaccini che erano obbligatori per legge, ho grande rispetto per la comunità scientifica, ma come presidente dell'unico partito di opposizione il mio lavoro è fare domande, verificare che si facciano bene le cose, fare la spina nel fianco di tutto quello che non funziona".

"Per avere fatto delle domande sulla campagna di vaccinazione sono diventata no vax", denuncia Meloni. "Per il fatto che Fratelli d'Italia faccia delle domande è un partito no vax. Gli unici no vax vaccinati nel mondo siamo noi". Ma, ci tiene a ribadire la politica, così non è. Meloni rincara poi la dose e lancia una sfida al premier Mario Draghi: "Perché il governo non si assume la responsabilità della scelta che fa e tranquillizza la gente? Perché non sappiamo quanto paghiamo una dose di vaccino in Europa perché sono dati secretati?".

Queste "sono domande che fanno le persone che fanno il loro lavoro, per fare questo siamo diventati no vax. È sbagliato come il Governo ha gestito questa vicenda, se tu obblighi la gente e poi gli dici che non ti assumi la responsabilità dell'obbligo c'è un problema di credibilità in quello che si sta facendo", conclude infine.