09 Novembre 2021
Fonte: LaPresse
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è sempre più duro e critico nei confronti dell'ex Premier, ora a capo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Renzi è sempre più soddisfatto di aver fatto cadere il Governo e risponde a Conte dandogli del populista.
Il botta e risposta tra i due politici è relativo alla questione riguardante i legami tra la famiglia Benetton e Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva non trova giusto che Conte lo attacchi per aver percepito il compenso di 19mila euro, dal fondo di investimento 21invest di Alessandro Benetton, per un suo intervento ad una conferenza. Chi ha regalato soldi ai patron di Autostrade per l'Italia, secondo Matteo Renzi è proprio l'ex premier Giuseppe Conte. Con la revoca della concessione ai Benetton, manovra eseguita durante l'esecutivo Conte, i contribuenti italiani avrebbero regalato 8miliardi circa alla famiglia Benetton. Una mossa populista che è stata presa in seguito al crollo del ponte Morandi. Matteo Renzi è soddisfatto di aver chiamato in causa tale manovra con il suo documento dei "30 punti" con cui dava le sue motivazioni alla caduta del governo Conte bis.
Per Matteo Renzi, Giuseppe Conte non ha il coraggio di confrontarsi con lui in quanto maschera le verità con il populismo. Il leader di Italia Viva ha anche fatto riferimento all'indagine Open, in quanto Conte sarebbe mosso da malafede politica o ignoranza giuridica. In merito all'intervento di Giuseppe Conte su La7, a detta di Renzi, il leader del Movimento 5 Stelle "rosicava". La stessa espressione di ieri, tenuta da Conte, Renzi l'ha rivista in quando ha fatto cadere il governo quasi un anno fa.
All'attacco anche sulla gestione della pandemia da parte dell'esecutivo di Conte, Matteo Renzi si è espresso così: "Entrava nelle case la sera per parlarci dei nostri affetti stabili e di cosa avevano deciso con Arcuri. Potremo dire ai nostri nipoti che in uno dei momenti più difficili della storia repubblicana un gruppo di parlamentari ha avuto il coraggio di sfidare l’opinione comune, mandando a casa un premier non all’altezza come Conte e creando le condizioni per l’arrivo di Draghi".
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