25 Ottobre 2021
Fonte: lapresse.it
“Né io né i miei i coimputati, né nessuno degli organizzatori della manifestazione del 9 ottobre aveva intenzione di 'assaltare', uso il termine usato dei media, la Cgil", ha detto il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, in una lettera inviata all’Adnkronos dal carcere di Poggioreale. "Io non ho messo piede dentro la Cgil - scrive ancora - il nostro intento era assediare, cioè arrivare fin sotto il palazzo e là fuori, non dentro, chiamare Landini e con lui aprire un dialogo politico sul green pass. A Landini volevo chiedere di proclamare lo sciopero generale a difesa dei lavoratori. Questa posizione dimostra che non era nostra intenzione entrare dentro il palazzo. Noi volevamo solo entrare dentro al cortile: io sono entrato solo nel cortile, arrivando fin sotto le scale, senza mai entrare dentro".
"Credo al massimo sia stata danneggiata parte dell’entrata della Cgil, non certo devastata", ha continuato il leader di Forza Nuova. "Ma questo sarà dimostrato nelle sedi opportune, i tribunali. Infine credo che, finito il tribunale mediatico, sarà più semplice ristabilire verità politiche, giudiziarie e responsabilità penali che sono sempre personali".
Castellino, sempre nella lettera all'Adnkronos, parla di un "attacco mediatico senza precedenti e gonfio di menzogne". "Sono 12 giorni che media e televisioni ci stanno tritando - continua -. Una cattiveria ingiustificata, immotivata e a dir poco faziosa".
Infine: "Non avevo nessun braccialetto, né daspo per le piazze, né divieti specifici. La mia sorveglianza speciale, sempre figlia di attivismo e militanza, mi imponeva di comunicare alla questura la mia partecipazione a manifestazioni autorizzate. Cosa che ho sempre fatto tramite pec, anche sabato 9 ottobre. Mi hanno ripreso e fotografato con la lente d’ingrandimento, in ogni occasione e profilo, non sono mai col volto coperto, con oggetti in mano a fare violenza".
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