21 Ottobre 2021
Vincenzo De Luca (foto LaPresse)
Nella lotta contro il Covid, secondo il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il costo dei tamponi per chi non è ancora vaccinato andrebbe raddoppiato. La dichiarazione scioccante di De Luca va ben oltre le opinioni personali in materia di gestione dell'emergenza Covid e lascia poco spazio per il dibattito. De Luca riceverà venerdì 22 ottobre la terza dose di vaccino, confermandosi uno dei primi politici a ribadire la sua cieca fiducia nella scienza e nelle misure restrittive di contenimento al virus. In riferimento alle proteste dei portuali a Trieste e in altre città, la dichiarazione odierna di De Luca prende posizione aperta contro i no pass e si conferma in linea con la linea del green pass obbligatorio già promossa in precedenza dal governatore.
L'opposizione al green pass è "un fenomeno italiano" e il costo dei tamponi "va raddoppiato". Così il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commenta le proteste di chi si è opposto all'introduzione del certificato verde digitale anti Covid sul posto di lavoro. Già grande promotore del green pass obbligatorio così come del vaccino obbligatorio per tutti ( con una, due, tre, quante più dosi meglio è), De Luca rilancia la sua posizione nella lotta al Covid. In occasione del convegno sulla coesione territoriale organizzato da Confindustria a Napoli, il governatore ha sottolineato con toni perentori: "Lo stato ti dà la vaccinazione gratuita e se non vuoi vaccinarti, il diritto di andare a contagiare i tuoi compagni di lavoro e i bambini a scuola non ti è concesso dalla Costituzione".
Parole forti, ma nessuna novità dal fronte Campano. Sin dall'inizio della pandemia De Luca non ha risparmiato parole critiche nei confronti di chi non seguiva le restrizioni. Adesso invece sembra essersi accanito con i pochi in Italia ancora sprovvisti di green pass. E, conseguentemente, di vaccino. "I no green pass sono un altro fenomeno tutto italiano. Ormai vanno in giro per l'Italia, è diventata non un'attività di protesta sanitaria ma un'attività sportiva". Una stoccata non generica, ma diretta ai portuali di Trieste, come si evince dal fatto che il governatore della Campania ha paragonato le manifestazioni dei lavoratori che non volevano il green pass al lavoro a uno sport da poco. "C'è chi va a fare footing - provoca De Luca - e c'è chi va a fare il picnic a Trieste". Proteste sminuite, nelle quali secondo il governatore "abbiamo sentito una quantità di bestialità, lo stato di diritto, lo stato di eccezione, le scemenze". E i tamponi gratuiti? Una richiesta assurda. Per il governatore, la soluzione è semplice. Non solo farli pagare a chi non ha il green pass. Ma anzi, raddoppiarne il prezzo.
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