Reddito di cittadinanza, Grillo: "Idea rivoluzionaria, svilirlo è un attacco a 4 milioni di persone"
Il fondatore del M5s difende a spada tratta il reddito di cittadinanza sul suo blog, chiamandolo "la riforma sociale più importante" nella storia del nostro paese
Il fondatore del M5s, Beppe Grillo, sul reddito di cittadinanza ha dichiarato che svilirlo è un attacco agli italiani e che la misura è la "riforma sociale tra le più importanti nella storia repubblicana". Così Beppe Grillo sul suo blog prima e su Twitter poi, ha difeso la misura del reddito di cittadinanza che in questi giorni è oggetto di discussione. Con numeri alla mano reperiti citando direttamente l'Inps, il sito Giuseppe rag. Grillo riporta quelli che secondo il comico e attivista sono i comprovati benefici del reddito. Difenderlo, un dovere. Svilirlo, è insultare gli italiani che ne hanno avuto bisogno.
Reddito di cittadinanza, Grillo: "Non svilirlo"
Criticare il reddito di cittadinanza non è criticare il M5S. Al contrario, dice Beppe Grillo, significa svilire la criticità in cui vertono oltre 3 milioni di persone in Italia "che fino a ieri non riuscivano a mettere insieme il pranzo con la cena". Così sul suo blog politico il fondatore del M5s difende a spada tratta il reddito di cittadinanza, che definisce "una delle riforme sociali più importanti della storia della nostra repubblica".
"Proviamo a far di conto", è l'incipit dell'ultimo resoconto di Grillo, che con dati dell'Inps alla mano punta a difendere la misura tanto criticata del reddito di cittadinanza. I dati, dice Grillo, "ci raccontano che sono 1,36 milioni i nuclei beneficiari, per oltre 3 milioni di persone, con un importo medio di 546 euro, in particolare. Prevalgono i nuclei composti da tre e quattro persone, rispettivamente 646mila e 673mila. I nuclei con minori sono quasi 443mila, con un numero di persone coinvolte di oltre 1,64 milioni, mentre i nuclei con disabili sono quasi 231mila, con oltre 536mila persone coinvolte". Entrando poi nel merito della demografica che ha ricevuto i fondi del reddito di cittadinanza Grillo si dilunga in spiegazioni su come tra cittadini italiani, extra comunitari regolari e cittadini europei il rdc avrebbe aiutato i nuclei familiari più a rischio, con particolare attenzione a quelli con minori, che in Itaia sono quasi 443mila.
Reddito di cittadinanza, Grillo: "Riforma sociale tra le più importanti"
Secondo Beppe Grillo non ci sono dubbi: il reddito di cittadinanza va protetto. Non solo perché ha aiutato milioni di famiglie in Italia, anche e soprattutto durante la pandemia, ma perché a livello sociale funge come "salario di riserva" senza il quale gli italiani sprofonderebbero nella povertà assoluta. "Durante la Pandemia, insieme al Reddito di emergenza è stato non solo uno strumento di contrasto alla povertà, ma anche una tutela verso la disperazione, che ha consentito quella necessaria coesione sociale, contro i rischi di tenuta civile", scrive Grillo. I dati dell'Inps vengono dunque usati come scudo e nel lungo commentario grillino non si fa menzione degli abusi ripetutamente portati alla luce che il rdc comportano, e che sono alla base delle modifiche che in molti, compreso il nuovo leader del M5s Giuseppe Conte, ritengono utili.
Per il fondatore del movimento però, focalizzarsi solo sulle "mele marce" è controproducente e toglie spazio ai tanti benefici del reddito. Questo anche considerato che le violazioni, secondo quanto riportato da Grillo, stanno all'1% di prestazione del rdc. "Purtroppo le truffe esistono su tante prestazioni: false invalidità, percettori di naspi con lavoro nero, cassa integrazione ad aziende che non ne hanno bisogno o che fanno lavorare i beneficiari anche in cassa integrazione, ecc, e spesso per un valore superiore all’1%", ricorda Grillo. E conclude: "Per chi avesse ancora voglia di svilire una delle idee più rivoluzionarie di questo paese, ricordo che ogni critica al reddito di cittadinanza non è un attacco al M5S, ma un’offesa a oltre 3 milioni di persone che fino a ieri non riuscivano a mettere insieme il pranzo con la cena, e che finalmente non si sentono più invisibili".