Draghi zittisce Salvini: "Non alziamo le tasse degli italiani"

Il premier ha respinto qualsiasi accusa di crisi imminente dopo le parole del leader della Lega

Il presidente del Consiglio Mario Draghi risponde alle provocazioni del leader della Lega Matteo Salvini in chiusura dell'evento in Slovenia con i vertici dell'unione Europea. Nello stile ormai ben noto del politico-tecnico, il premier ha fatto intendere con una risposta asciutta e quasi seccata che "il Governo va avanti, non segue le elezioni"

Scontro Draghi-Salvini: "Questo Governo non aumenta le tasse"

Matteo Salvini nella giornata di mercoledì 6 ottobre ha affermato che la Lega non ha votato la delega fiscale perché ritiene la riforma del catasto una patrimoniale mascherata. "Questa è una patrimoniale, su un bene primario già tassato", ha detto il leader del Carroccio a favor di camera. "Contiamo che il Parlamento intervenga e tolga ogni ipotesi di riforma del catasto sulla casa. Io sono in questo governo per ridurre le tasse, non per aumentarle. Non firmo un assegno in bianco."

Accuse pesanti contro un Governo che lo ha escluso di netto dal tavolo delle trattative, e che non soddisfa le promesse della Lega nei confronti degli elettori. Lo scontro con il premier Mario Draghi non poteva che essere inevitabile, dopo che il discorso del segretario leghista ha fatto intendere a bruciapelo che la dirigenza del Governo vuole aumentare le tasse degli italiani.

"Il Governo va avanti. L'azione del governo non può seguire il calendario elettorale, dobbiamo seguire il calendario negoziato con la Commissione europea per il Pnrr e per le raccomandazioni date dalla Commissione all’Italia. C’è una patrimoniale? No, la risposta è no: non c’è una patrimoniale". Questa è stata la risposta sintetica quanto perentoria del premier Draghi, che con poche parole cerca di spazzare via le accuse dell'opposizione.

Draghi: "Questo governo non tocca le case degli italiani"

"Perché nascondersi dietro l’opacità? Perché calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso?", ha detto Mario Draghi, interrogato durante il vertice Ue in Slovenia sulle provocazioni di Salvini. "Non è meglio essere trasparenti? Poi, la decisione se far pagare o meno, è una decisione assolutamente diversa. Intanto si fa chiarezza, non si tocca assolutamente nulla: le persone, gli individui e le imprese continueranno a pagare quanto pagano oggi."

"La revisione prende 5 anni, di eventuali decisioni se ne parlerà nel 2026", spiega il presidente del Consiglio. "Le due cose sono diverse: una è un’operazione di trasparenza, l’altra è una decisione di politica fiscale. È fuori discussione che tante persone pagano troppo e tante pagano meno di quanto dovuto, questa è un’operazione di trasparenza fiscale." "Alcuni esperti dicono che la maggioranza dei contribuenti finirà per pagare di meno, continua, anche se non sono giudizi documentati perché non c’è una banca dati che dia trasparenza sulla questione".

"Comunque, questo governo non tocca le case degli italiani: non le tocca", sentenzia il premier. "Ho detto sin dall’inizio che non avrei aumentato le tasse, sono passati 7 mesi e non le abbiamo aumentate. Abbiamo detto no alle richieste di farlo, un po’ di credibilità l’abbiamo acquisita. L’economia italiana era molto fiacca quando è entrata nella pandemia, ha avuto un trauma straordinario. Il crollo dell’economia italiana nel 2020 è tra i più alti dell’Ue se non il più alto. Ora l’economia è ripartita, non turbiamo questa ripresa con attacchi fiscali. C’è una crisi di governo? Ieri ho detto ‘chiedete a Salvini’, oggi Salvini ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione. Poi comunque ci vedremo nei prossimi giorni".

La risposta di Salvini

Che il leader della Lega Matteo Salvini sia attivissimo per un commento a caldo, questo è ben noto. Non sono passati che pochi minuti dall'affermazione di Draghi che invitava alla collaborazione promettendo sviluppi sereni della delibera fiscale, ed ecco che il segretario del Carroccio ha già espresso le sue sensazioni.

"Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa, adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno a riforma del Catasto che preluda a nuove tasse sulla casa", ha detto Salvini per rispondere a tono sul tema. Ora la posta in gioco si alza, e non è detto che finirà con la bagarre di oggi. Anzi, è forse solo l'inizio.