24 Maggio 2021
Fonte: lapresse.it
Tassa di successione. Continua la polemica a distanza tra il leader leghista Matteo Salvini ed il segretario Pd Enrico Letta.
"La sinistra ama talmente i poveri che quando va al potere li aumenta di numero" si apre con una citazione di Indro Montanelli il messaggio di Salvini su Facebook, a commento della proposta Pd sulla tassa di successione.
"Sagge parole del grande Montanelli, attualissime. Insistono ancora con la tassa di successione, probabilmente cambieranno il nome del partito da Pd a Pdt, Partito delle tasse: la mattina si svegliano e hanno come massima ambizione quella di tassare qualcosa o qualcuno. Da Bertinotti a Letta, il filo conduttore della sinistra dell'invidia sociale non cambia: anche i ricchi piangano. Ma l'obiettivo non è far star peggio chi sta bene, bensì far stare meglio chi oggi sta meno bene", ha proseguito.
"Sulla flat tax ci arriveremo: siamo pazienti e cocciuti. Magari non ci arriveremo ora, con Conte, Grillo e Letta, ma prepariamo il terreno mattoncino dopo mattoncino" ha, poi, concluso.
Dal canto suo Enrico Letta insiste nella sua proposta di tassare le eredità milionarie per garantire una dote di 10.000 euro ai diciottenni. Proposta già bocciata dal premier Draghi e definita “assurda” dal leader padano: “Semmai, tassiamo le multinazionali, senza fare nomi e cognomi: Amazon".
La prova di forza all’interno della maggioranza, per ora fatta solo a parole, potrebbe trovare il giusto terreno di scontro entro il 30 giugno, quando le commissioni Finanze di Camera e Senato dovranno presentare un loro documento di indirizzo sulla legge delega che farà da cornice alla riforma del fisco. Il presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama, Luciano D'Alfonso del Pd, si dice ottimista: "Riusciremo a trovare una sintesi. Adesso siamo nella fase in cui nei partiti prevale il comprensibile sforzo della riconoscibilità identitaria, ma presto arriverà l'assestamento. Ricordo che l'Ue guarda con attenzione a questa riforma, in ottica 'esercizio Recovery'".
La proposta dem prevede un’aliquota sulle eredità e le donazioni da oltre 5 milioni che dovrebbe salire progressivamente dal 4% attuale ad un massimo del 20%.
"Il nostro è un Paese davvero dal cuore d'oro. Vedo solidarietà diffuse a quell'1% più ricco del nostro Paese" ha scritto Letta sui social, rispondendo anche a chi vorrebbe che si utilizzasse il Recovery per finanziare i 10.000 euro di dote ai diciottenni. "E' assurdo. Perché ora finanziamo soprattutto a debito e quel debito, domani, lo pagheranno gli stessi giovani di oggi".
Da Forza Italia arriva la bocciatura alla proposta dem. “Dare soldi ai giovani per diventare imprenditori senza prima preoccuparsi della loro istruzione e formazione è solo una proposta demagogica e di corto respiro" ha commentato la capogruppo dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. E il capogruppo alla Camera, Roberto Occhiuto: "Nonostante la sberla ricevuta da Draghi, Letta continua. Ribadiamo il concetto: con Forza Italia al governo si lavorerà esclusivamente per abbassare la pressione fiscale".
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