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Mimmo Lucano, chiesti 7 anni e 11 mesi, il pm: "Dominus di un sistema clientelare"

Dietro l'osannato metodo di accoglienza di Riace per il pm c'era un'associazione a delinquere guidata proprio da Lucano. Chiesti anche 4 anni e 4 mesi per la moglie

18 Maggio 2021

lucano boldrini riace

Da eroe dell’accoglienza all’accusa di associazione a delinquere: Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, rischia sette anni e undici mesi di reclusione a causa di un “fiume” di reati che avrebbe commesso proprio nella gestione degli immigrati. Per il pm Michele Permunian Lucano sarebbe colpevole di associazione a delinquere ma, anche, di abuso d'ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Mimmo Lucano chiesti 7 anni e 11 mesi per associazione a delinquere

"Il denaro qui è arrivato in quantità ma ai migranti sono finite le briciole" ha spiegato il procuratore capo Luigi d’Alessio, come riportato su le pagine de ilgiornale.it, smentendo qualsiasi motivazione politica nelle accuse lanciate all’ex sindaco, oggi candidato alle prossime regionali in Calabria nella lista di Luigi De Magistris. Con Lucano sono altre 28 le persone accusate dei medesimi reati sempre inerenti ai progetti di accoglienza del piccolo paese calabro.

“L’indagine è nata nel 2016 e ha attraversato diversi governi. Nel corso di questi anni devo dire che mi è capitato di incontrare i massimi rappresentanti di questi governi come l’onorevole Renzi e l’onorevole Salvini. Mai in nessuna occasione è pervenuta al nostro ufficio alcuna pressione su questa indagine che ha riguardato la mala gestio dei progetti di accoglienza. Le vere parti offese sono stati gli stessi immigrati visto che a questi ultimi sono state date le briciole dei finanziamenti elargiti dallo Stato. Quello che ha mosso l’inchiesta è stata una relazione prefettizia” ha raccontato D’Alessio.

Mimmo Lucano a processo: chiesti anche 4 anni e 4 mesi per la moglie

Il pm ha chiesto anche una condanna a 4 anni e 4 mesi anche per la compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun. Il ministro dell’interno ha, inoltre, chiesto agli imputati un risarcimento di 10 milioni di euro.

 "A Riace comandava Lucano. Era lui il dominus assoluto: la vera finalità dei progetti di accoglienza a Riace era creare determinati sistemi clientelari. Lucano ha fatto tutto questo per un tornaconto politico-elettorale e lo si evince da diverse intercettazioni. Contava voti e persone. E chi non garantiva sostegno veniva allontanato" ha spiegato nella sua requisitoria il pm.

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