10 Maggio 2021
Fonte: lapresse.it
Roberto Gualtieri è ufficialmente il prossimo candidato dal Pd alle elezioni di Roma 2021, nelle quali si deciderà chi sarà il prossimo Sindaco della Capitale. Il nome dell'ex Ministro dell'economia non giunge nuovo, in quanto filtrato parecchie volte negli ultimi mesi. Se non era mai stato reso ufficiale, almeno fino a oggi, è perché c'era anche l'ipotesi di un'alleanza tra Pd e M5s. Giuseppe Conte però ha confermato di voler continuare con Virginia Raggi, la quale, per molti tra le fila del Pd, non è particolarmente gradita. Quindi, salvo nuovi colpi di scena, nessuna alleanza tra Pd e M5s e ognuno per la sua strada.
Chi si è dimostrato particolarmente dubbioso sul nome presentato dal Pd, è stato Carlo Calenda. "È la fine delle pantomime", tuona il leader di azione. "Il candidato del Pd a Roma lo hanno scelto i 5 stelle, con il sostegno di Giuseppe Conte a Virginia Raggi e minacciando di far cadere la Regione nel caso in cui Zingaretti avesse deciso di presentarsi”.
Calenda ha parlato in un'intervista a La Stampa. Secondo lui, l’annuncio dell’ex ministro di candidarsi alle primarie che - spiega Calenda - sono "di partito, non di coalizione, che vengono spostate a uso e consumo del candidato. Le mettono e le ritirano dall’agenda a seconda del momento politico e senza consultare le altre forze al tavolo del centrosinistra".
"Ieri (domenica 9 maggio) è successa una cosa veramente strana", ha proseguito Carlo Calenda. "Da sette mesi giro la città e faccio proposte. Il Pd dice 'vedrete la Raggi si ritirerà, verrà condannata, confluiremo su Zingaretti'. Poi alla fine la Raggi non si è ritirata, Conte l'appoggia e Zingaretti non è in grado di candidarsi". Insomma, per il leader di Azione, anche lui candidato sindaco di Roma alle prossime elezioni comunali che si terranno, se tutto va bene, a metà ottobre 2021, si tratta del "fallimento di una linea politica. Stiamo sempre dietro ai 5Stelle".
"Dal punto di vista politico, quella di ieri è stata una vittoria della Raggi e dei 5Stelle ma più che altro un suicidio del Pd. Farsi mettere in un angolo, bruciando il nome di Zingaretti è una cosa incomprensibile", ha proseguito Calenda. "Basta farsi un giro per Roma per capire che cosa la città sia diventata con l'amministrazione Raggi. La politica come buona amministrazione è scomparsa, rimane solo la politica in cui le città sono ostaggio delle decisioni dei partiti nazionali, senza nessuna verifica sul merito, su come sono andate le cose", conclude il leader di Azione.
Il sottosegretario dem Enrico Letta, al contrario, è felice della candidatura di Roberto Gualtieri. Ospite su Radio Raiuno ha commentato così: "Roberto Gualtieri ha deciso di candidarsi e noi abbiamo fatto la scelta di sostenerlo. Nicola Zingaretti sarebbe stato un ottimo candidato ma sta facendo un'altra cosa e la sta facendo molto bene: sta gestendo il Lazio e quindi l'ipotesi di una sua candidatura aveva la necessità di essere gestita e verificata nei rapporti con l'impegno nella regione, soprattutto nel corso della campagna vaccinale".
Per tutte le elezioni, non solo quelle di Roma, bisogna aspettare l'evolvere della situazione Covid in Italia. Infatti, non si terranno nella tarda primavera del 2021, come era invece pianificato, dato che il Consiglio dei Ministri ha ufficializzato uno slittamento a causa della pandemia. Le urne potrebbero dunque aprirsi tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Anche se molti puntano sul fine settimana del 10 e 11 ottobre. Gli eventuali ballottaggi si terranno due settimane dopo.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia