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Covid riaperture: le Regioni propongono le loro linee guida

Bar e ristoranti aperti anche la sera ma bancone vietato dalle 14, due metri il distanziamento al chiuso. Ecco alcune delle proposte delle Regioni al Governo per riaprire in sicurezza.

16 Aprile 2021

In attesa di conoscere le decisioni che arriveranno dal consueto monitoraggio settimanale, utile a definire le regole sulle misure di contenimento del prossimo decreto che andrà a sostituire quello attuale in scadenza il 30 aprile, le Regioni hanno deciso quelle che sono  le regole guida per riaprire in sicurezza, da proporre all’esecutivo. Da indiscrezioni la proposta prevedrebbe: due metri di distanza all'interno di palestre, cinema, teatri e nei ristoranti, dove sarebbe vietata la consumazione al banco dopo le 14. Le Regioni propongono le regole per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse. 

Fedriga: "Proposto soluzione costruttiva"

“Come Conferenza delle Regioni consapevolmente e volutamente non abbiamo messo date nelle linee guida per le riaperture perché non cerchiamo lo scontro. La nostra proposta è costruttiva poi il Governo farà le dovute scelte" ha spiegato, in mattinata, il presidente della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, ospite a Radio Anch'io su Rai Radiouno. "Nella lettera di accompagnamento abbiamo chiesto di favorire in via sperimentale le attività che si possono svolgere all'aperto, questo potrebbe permettere un anticipo di date e la prudenza necessaria in questo momento". 

Sugli spostamenti oltre i confini regionali Fedriga ha affermato: “Nel processo di graduale riapertura, ovviamente dovremmo andare in quella direzione". Infine la difesa delle Regioni sulla campagna vaccinale: “Non possiamo colpevolizzare la Regione dicendo che non sta vaccinando, perché se la gente non vuole vaccinarsi è difficile costringerla a meno che il Governo non decida di fare una legge sull'obbligatorietà. Serve fare una campagna vaccinale importante e spingerla di più a livello nazionale, ma se una Regione vaccina tutti coloro che lo chiedono non possiamo penalizzarla, perché non si possono inseguire le persone per strada per inoculare il vaccino". 

Speranza invita alla cautela

Come sempre il ministro della Salute Roberto Speranza ha invitato alla cautela. “Dobbiamo ascoltare il grido d'allarme dei medici che non possono essere lasciati solo in trincea. Bisogna essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una road map per l'allentamento delle misure sempre approvate all'unanimità dal Cdm. Ci sono le condizioni per guardare con fiducia alla fase che si sta aprendo e per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da mesi grazie alle vaccinazioni” ha detto, ieri, il ministro nel suo discorso alla Camera.

Più ottimista sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Ci sono condizioni per pianificare una serie di riaperture. Dobbiamo pensare a un piano con date certe e scadenze, per dare modo di organizzarsi alle attività che hanno bisogno di più tempo per farlo, come nel caso del turismo. Ad esempio, agli albergatori dobbiamo dire già oggi che magari da giugno possono mettere in moto la macchina".

La proposta delle Regioni

Quando e come si potrà allentare un po’ la presa non è ancora stato definito: il Cts sta decidendo anche se trapelano alcune indiscrezioni. Sembra difficile che possa essere accolta la possibilità di applicare misure analoghe da estendere anche alla zona rossa, oltre a quella di permettere l'utilizzo di docce e spogliatoi in palestre e piscine. Secondo il protocollo dei governatori, le misure previste per l'intero settore della ristorazione "possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo che della cena". Negli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere non si consuma al banco dopo le 14. Anche il gioco con le carte o con altri materiali di cui non è possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione sono consentite purché siano rigorosamente rispettate una serie di indicazioni: l'uso della mascherina, igienizzazione delle mani e delle superfici di gioco, rispetto della distanza di un metro sia tra i giocatori allo stesso tavolo sia tra tavoli vicini. L'essere vaccinati non fa cadere l'obbligo di utilizzare la mascherina in bar, ristoranti, cinema e teatri.

Nei locali al chiuso vanno rispettati i due metri di distanza, all'aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando non si è seduti. Nuove misure per le riaperture delle palestre, ma resta vietato lo sport da contatto fisico. Bisognerà inoltre regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica.

Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione. Almeno un metro di distanza tra spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.

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