09 Aprile 2021
Fonte: lapresse.it
La storia d'amore tra la piattaforma Rousseau e il M5s è ormai ai titoli di coda. Il divorzio sarà ufficializzato a ore e verrà "certificato" dalla settimana prossima quando verrà dato un incarico formale per la realizzazione di una nuova piattaforma, di proprietà esclusiva del M5S, a differenza del passato.
A occuparsi della nuova piattaforma saranno 4 o 5 persone, scelte direttamente dal fondatore Beppe Grillo. Per realizzarla ci vorranno circa un paio di mesi. Il costo iniziale è per il momento stimato di circa 300mila euro, che poi scenderà a 200 mila euro l'anno una volta ammortizzate le spese di progettazione e realizzazione.
Enrica Sabatini, socia dell'Associazione Rousseau, nella giornata di ieri, giovedì 8 aprile, aveva cercato all'ultimo secondo un "accordo di partnership" con il Movimento. "L'accordo tra il Movimento e Rousseau è previsto dallo Statuto del Movimento e gli iscritti, con il voto degli Stati Generali, hanno ribadito nuovamente la necessità di prevedere questo accordo, sollecitando gli attuali organi politici ad attivarsi in questa direzione", ha iniziato Sabatini. "Esiste già una proposta da discutere, attendiamo di farlo da oltre 7 mesi". Il tutto però è naufragato nel giro di poche ore.
"Per quanto riguarda Giuseppe Conte, come si sa, ha dichiarato di non essere iscritto al Movimento e non riveste, ad oggi, un ruolo riconosciuto dallo Statuto per il quale possa avanzare o sottoscrivere proposte di accordo con Rousseau a nome del Movimento", aveva incalzato Sabatini.
"La democrazia digitale è frutto di una tecnologia, che non è neutra... Serve massima trasparenza e massima chiarezza sul processo dei dati", aveva continuato Enrica Sabatini. "Concordo che serva la massima chiarezza sul processo dei dati e, infatti, con Rousseau oggi abbiamo raggiunto un'eccellenza nel campo. Il Digital Democracy Report 2021 redatto dal Solonian Democracy Institute di Dublino ha comparato piattaforme operanti in 25 Paesi e ha attribuito a Rousseau il punteggio massimo in sicurezza sia per la crittografia che per la gestione dei dati degli iscritti. Giuseppe Conte ha avviato due Governi grazie alla gestione trasparente e affidabile del voto su Rousseau, per questo sa perfettamente quanto sia importante per la legittimazione delle decisioni".
E ancora: "Tutte le decisioni degli iscritti del Movimento 5 Stelle devono essere prese sulla piattaforma Rousseau". "Rousseau e il Movimento - aveva proseguito l'ex consigliera di Pescara - sono due facce della stessa medaglia. Gianroberto Casaleggio ha fondato il Movimento insieme a Beppe Grillo e riteneva che Rousseau fosse il suo cuore pulsante ed inscindibile. Se il Movimento diventasse un partito, abiurando quindi tutti i principi definiti da Gianroberto, l'architettura di partecipazione di Rousseau non avrebbe alcuna utilità perché è nata per superare le strutture gerarchiche partitiche e sicuramente non per crearle".
Da mesi si parlava di conflitti tra il M5S e l'Associazione Rousseau, che lamentava di non ricevere i versamenti dei parlamentari. Per questo motivo l'Associazione aveva lanciato il suo ultimatum: "Il prossimo 22 aprile saranno trascorsi ben 15 mesi dalle dimissioni dell'ultimo Capo politico eletto democraticamente dagli iscritti. Da quel giorno c'è stato un susseguirsi di decisioni rimandate, non rispettate o addirittura impedite, come il fare un accordo con Rousseau, che ha determinato la situazione attuale e non più procrastinabile. Qualora i rapporti pendenti non verranno definiti entro questa data, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo".
Il prossimo 12 aprile l'Associazione però ricorderà il cofondatore del Movimento a cinque anni dalla scomparsa. "Gianroberto è riuscito a imporre un nuovo paradigma politico quando nessuno era in grado neanche di immaginare che fosse possibile. Grazie alle sue intuizioni e alla sua concretezza, è riuscito ad affermare un modello organizzativo impensabile in un mondo, come quello politico, fermo all'idea novecentesca di partito".
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