02 Aprile 2021
Matteo Salvini (fonte foto Lapresse)
Duro botta risposta tra il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ed Enrico Letta, suo omologo del Pd, dopo le critiche di quest’ultimo sul viaggio del leader padano in Ungheria per incontrare il premier Orban e quello polacco Mateusz Morawiecki, e con essi intavolare una discussione volta a partorire una riforma delle istituzioni comunitarie nel segno di una nuova rinascita. L’idea di Salvini è quella di creare una nuova destra europea in grado di mettere in difficoltà sia l’asse popolare socialista che, oggi, guida il Parlamento europeo sia il potere indiscusso di cui godono Francia e Germania all’interno dell'Unione. Incontro e progetto, che come facilmente presumibile, non sono piaciuti al Pd subito critici nei confronti di Salvini.
Per il segretario dem Enrico Letta il leader del Carroccio: “Deve motivare la sua inversione a U su Draghi" riferendosi al suo Governo di chiaro stampo europeista. “"È come se io, che sono notoriamente tifoso rossonero, andassi sotto la curva Nord a San Siro e mi mettessi la maglia nerazzurra. È una cosa poco credibile” ha affermato ospite a Porta a Porta.
Della stessa idea il vice dem Peppe Provenanzo, che su Rainews non la manda a dire a Salvini: “L'incontro con Orban è molto grave. Non solo perché sono anti-europeiste ma anche per l'Italia perché quei due Paesi sono nemici dell'interesse nazionale. Fosse stato per Orban i soldi del Recovery non sarebbero mai arrivati".
Il ministro del lavoro Andrea Orlando fa eco ai due colleghi ai microfoni di Radio Capital: “Non credo sia stato opportuno, penso che non sia utile fare dei passi nella direzione di chi non ha mai aiutato né l'Europa né il nostro Paese. Sappiamo di dover governare con forze molto distanti da noi ma se queste distanze aumentano ulteriormente diventa anche più difficile e credo che in questo momento di difficoltà ne abbiamo già abbastanza”.
Tutto il Pd è unito, questa volta, una rarità: d’altronde capita solo quando c’è Salvini di mezzo. Anche Lia Quartapelle, responsabile del Partito democratico Europa e Affari Internazionali, rincara la dose: “Dal ricatto sul Recovery Fund alla mancata redistribuzione dei migranti". La dem si chiede come si comporterà Salvini "quando Orban e Morawiecki in Europa si opporranno alle proposte del governo Draghi". Per Nicola Fratoianni, che lancia il suo commento su twitter: “Finita subito la conversione europeista di Salvini. Ci mancava l’annuncio dell’internazionale nera con i suoi amici Orban e Morawiecki”. L’ultimo in ordine di tempo ha lasciare un commento è il senatore Tommaso Nannicini che lo fa con una battuta citando “Amici Miei” del cantautore Antonello Venditti. “Certi amori non finiscono fanno giri immensi e poi ritornano. Un pò come l'amore di Salvini per Orban, il sovranismo e l'antieuropeismo. Con buona pace degli interessi delle italiane e degli italiani".
A stretto giro è arrivata, anche, la risposta di Salvini: “ Non è affatto inopportuno incontrare due primi ministri europei di due Paesi con lunga amicizia e ricchi scambi commerciali con l'Italia" ha affermato, cogliendo l’occasione per una stoccata a Letta ed i suoi: “Se al Pd rimangono sardine e Ius soli, è un problema suo”.
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