01 Marzo 2021
Fonte: lapresse.it
In merito al Recovery fund, il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni ha dichiarato: "Siamo ancora dentro una fase molto difficile nella lotta al Covid" ma il "mezzo miracolo" dei vaccini fa sì che "abbiamo una prospettiva di uscirne nonostante le varianti e le incognite". L'ex Premier ha parlato al Forum Ansa su 'Un nuovo Patto Ue per la crescita'. Ha poi spiegato che "abbiamo dei ritardi e dobbiamo rimboccarci le maniche a Bruxelles per superarli, ma sono stati fatti grandi progressi in questo settore, l'Ue non aveva mai avuto una politica sanitaria comune e sta facendo passi da gigante".
"Non vedo al momento conseguenze sulle nostre previsioni economiche", ha affermato Gentiloni. "Ovviamente dobbiamo mettere in conto anche scenari più negativi, per varianti" - ha aggiunto Gentiloni - ma anche scenari più positivi se le vaccinazioni accelerassero più del previsto e ci fosse qualche intesa europea su un certificato vaccinale che aiuti settori molto colpiti, come turismo e viaggi".
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E ancora: "Bene se si riesce a creare un certificato comune, non deve contenere chissà quali informazioni ma semplicemente il dato che il titolare è stato vaccinato ed eventualmente se solo con la prima o anche con seconda dose. Detto questo, c'è una parte molto delicata e difficile del problema". Questa riguarda la necessità di "bilanciare l'interesse alla ripresa di settori economici con l'evitare discriminazioni". "Intanto - ha prosegue il Commissario - lavoriamo a questo strumento", che deve essere europeo perché "il rischio che ciascuno faccia in casa propria è un rischio che vogliamo evitare".
Per Paesi ad alto debito come l'Italia, Gentiloni sostiene che "non è il momento del ritorno all'austerità". Al contrario "occorre che evitino di prendere decisioni che mettono vincoli permanenti di debito cattivo". Rimane "molto importante che l'Italia e i Paesi ad alto debito continuino a sostenere le loro economie".
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Infine: "L'Italia, a nostro giudizio, ha fatto un buon lavoro nel convergere su quelle che sono le grandi priorità che la Commissione Ue ha voluto mettere per il piano di rilancio e resilienza, e cioè sulle transizioni ambientale e digitale. La convergenza delle proposte italiane "non è un omaggio formale", perché" il rispetto degli impegni su green e digitale "è la prima delle priorità per noi", ha sottolineato Gentiloni, aggiungendo che "l'Italia ha molto da guadagnare da queste due priorità".
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