26 Febbraio 2021
Prosegue la crisi di identità del Partito Democratico e sono sempre più al suo interno ad invocare un congresso per definire idee e programmi. L’appello di Luigi Zanda ad organizzare un congresso il prima possibile è solo l’ultimo dei tanti che sono arrivati in questi giorni da molti rappresentanti Dem. "Il Pd ha bisogno di un congresso nel quale si discute sulle idee, gli obiettivi e l'identità del partito".
Il senatore Pd, interpellato da Adnkronos, ha poi proseguito così: “Veramente già un paio di mesi fa avevo detto che il Pd sarebbe dovuto andare a congresso. Naturalmente quando la condizione sanitaria lo avrebbe permesso. I congressi si fanno in presenza, non si possono fare online".
Anche perché serve "un congresso politico e non una mera discussione sulle alleanze e sulle formule. Anche perché queste vengono dopo, una volta che si è concordato un profilo politico". “Occorre un congresso che abbia la vista lunga e che pensi a una prospettiva di lungo periodo per il partito. Noi non abbiamo bisogno di prendere decisioni sui fatti del giorno" ha ribadito.
Sulle prossime amministrative e sulle alleanze Zanda ha spiegato: “Per queste decisioni abbiamo una Direzione di quasi 200 persone. Io sto parlando di questioni che hanno una prospettiva più lunga". Ma questo congresso 'politico' dovrebbe anche includere una competizione sulla leadership del Pd? "Tutti i congressi, quando discutono di linea, poi hanno sempre conseguenze sulla leadership e quindi sarebbe ipocrita pensare che non ne avrebbe”.
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