25 Febbraio 2021
Fonte: lapresse.it
Lucia Borgonzoni è stata nominata sottosegretario ai Beni e attività culturali del Governo targato Mario Draghi. Lo ha reso noto palazzo Chigi nella mattinata di giovedì 25 febbraio. L'ex candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna contro Stefano Bonaccini, poi sconfitta (anche se per poco), soprannominata "la leghista di ferro", è molto vicina al leader della Lega Matteo Salvini. Ora fa parte della squadra del Governo guidato da Mario Draghi, unica sottosegretaria nel ministero guidato da Dario Franceschini.
La sua nomina ai Beni Culturali è tra le più discusse, in primo luogo dato che dovrà lavorare a stretto contatto con Dario Franceschi, figura molto importante all'interno del Pd, partito tra quelli più all'opposto della Lega. Tuttavia, la scelta di Draghi appare più che comprensibile, dato che vuole improntare il suo Governo come il più equilibrato possibile e senza dare un'impostazione di "Sinistra" piuttosto che di "Destra". Eppure la nomina della Borgonzoni ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto per una sua dichiarazione in merito ai libri e alla lettura detta qualche tempo fa.
"Leggo poco, studio sempre cose per lavoro", aveva dichiarato Lucia Borgonzoni a Un Giorno da Pecora, su Radio 1, quando già ricopriva lo stesso incarico di sottosegretaria nel Governo Conte I. "L’ultima cosa che ho riletto per svago è Il Castello di Kafka, tre anni fa. Ora che mi dedicherò alla cultura magari andrò più al cinema e a teatro". Già allora la sua uscita non mancò di alimentare qualche ironia. E ora il copione si sta ripetendo.
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Per spezzare una lancia in favore della Borgonzoni, non è certo obbligatorio che chi ricopra il suo ruolo debba per forza recarsi in libreria a comprare un libro ogni settimana. O che sia uno scrittore o un letterato. Se così fosse, vedendo la maggior parte dei profili dei politici italiani, tutte le cariche alla Cultura sarebbero rimaste vacanti dopo la fine del mandato di Francesco De Sanctis, scrittore e letterario italiano del Governo targato Camillo Benso conte di Cavour.
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