18 Febbraio 2021
Oggi che l’Italia in emergenza Covid aspetta di sapere quali regioni torneranno in arancione e quali avranno comuni in mini zone rosse, si torna a parlare di scuola e dell’insegnamento in presenza. Secondo il pediatra e docente universitario Italo Farnetani bisognerebbe chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado, dall’asilo alle superiori, per tre settimane. Questo sarebbe necessario per fermare il contagio da Covid-19 e soprattutto delle sue varianti. “La scuola è sempre stata fonte di trasmissione degli agenti infettivi”- spiega il medico all'Adnkronos Salute – “Bisogna aumentare le azioni di prevenzione per limitare la diffusione del virus, alla luce del rischio di maggior circolazione della variante inglese, in attesa del vaccino che sarà la soluzione per uscire dalla pandemia". Il pediatra spiega che "pur essendo sempre stato un fautore della promozione del diritto alla scuola, in questo momento le scuole vanno completamente chiuse, creerebbe disagio, ma non danni psicologici permanenti".
Quello proposto da Farnetani è quindi un lockdown lampo non per tutta la popolazione, come ipotizzato in queste ore, ma solo per le scuole. Non è ancora chiaro ora se le varianti del virus, nella maggior parte dei casi contratto in forma asintomatica, siano più trasmissibili nella fascia giovane della popolazione. L’idea è però quella di non penalizzare i bambini e i ragazzi, molti dei quali possono non indossare la mascherina, con una chiusura prolungata o con una didattica a distanza, criticata da molti addetti ai lavori. "Io chiuderei completamente le scuole, anche elementari e materne” – continua il docente – “Queste ultime non ci sarebbe motivo di non chiuderle, a maggior ragione perché i più piccoli hanno una maggior difficoltà a indossare la mascherina, e se non la portano si infettano". Si creano anche degli assembramenti "nella fase di entrata e uscita degli alunni". Nella sua intervista all’ all'Adnkronos Salute Italo Farnetani rassicura inoltre i genitori sugli effetti collaterali di una chiusura totale delle scuole: "L'identificazione nel gruppo dei coetanei è fondamentale nell'infanzia e nell'adolescenza, ma un'interruzione di qualche settimana della frequenza in aula ci permette di poter arrivare in sicurezza a portare avanti il piano vaccinale". Il professore infine elenca alcuni punti fondamentali per uscire dalla pandemia: utilizzare di più le mascherine, coprendo anche il naso e facendole indossare anche ai bambini di tre anni, "potenziare la didattica a distanza per le scuole" e acquistare più dosi di vaccino e somministrarlo più velocemente, anche "no stop, ventiquattro ore su ventiquattro".
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