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Governo: per Conte pronto un posto all'Economia o in Europa

Per l'ex Premier si parla del ministero dell'Economia oppure del ruolo di commissario europeo. Probabile staffetta con Gentiloni

04 Febbraio 2021

Ministro degli Esteri o commissario europeo: nonostante il naufragio del tentativo di restare alla guida del Paese l’ex premier Giuseppe Conte è, ancora, uno dei nomi più considerati ed in molti lo vedrebbero volentieri in un’importante posizione istituzionale. La voce più insistente lo vuole in Europa ma resta che il suo futuro può divenire ago della bilancia negli equilibri volti a dare maggiore solidità possibile al Governo nascente.

Mentre l’avvocato del popolo medita sul suo futuro, garantendo a diversi grillini, di non avere nessuna intenzione di entrare a far parte dell’organico del nuovo Governo, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, lo dileggia sulle pagine del Corriere della sera. “Si vede che Conte non è un politico perché ha giocato male la partita sin dall’inizio, ha tentato la prova di forza senza avere la certezza di poterla vincere".

Intanto con un comunicato di Palazzo Chigi si è smentito il virgolettato apparso all’interno di un articolo sempre del Corriere ed attribuito a Conte su un suo pentimento sulle dimissioni.

Oggi, comunque, il suo nome è continuato a girare. Repubblica, ad esempio, azzarda l’ipotesi di una maggioranza Ursula per il Governo Draghi, con l’appoggio bipartisan di destra, sinistra e 5Stelle, simile a quello che nel 1993 presieduto da Carlo Azeglio Ciampi. In questo scenario il colpo grosso del nuovo premier sarebbe una staffetta tra Paolo Gentiloni e, proprio, Giuseppe Conte, che diventerebbe commissario europeo. Gentiloni, dal canto suo tornerebbe in Italia, per vestire i panni di ministro dell’Economia. L’unico intoppo è che Draghi, da economista, preferirebbe avere un tecnico in quel ruolo e questo rischia di complicare le cose. I nomi che girano sono quelli di Fabio Panetta e Dario Scannapieco, economisti di alto livello, ma non ci sarebbe da stupirsi se l’ex presidente Bce decidesse di tenere per sé il ministero ad interim come fatto in passato da Mario Monti.

 

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