14 Gennaio 2021
Senato (fonte foto LaPresse)
Il clima si fa sempre più caldo all'interno dell'esecutivo e le voci si rincorrono. I democratici temono la possibilità di elezioni prima del tempo. "C'è una grandissima preoccupazione" le parole di Andrea Orlando entrando al Nazareno. A breve si riunirà l'ufficio politico dem con Nicola Zingaretti, capodelegazione, capigruppo e ministri. Il timore che tutto possa svicolare verso il voto anticipato è sempre più forte.
Sembra questa la posizione dei 5 Stelle che ricompattano. Sia Luigi Di Maio che Alessandro Di Battista sono sulla stessa linea. Per il ministro degli Esteri i rapporti con Italia Viva si chiudono qui: quello di Renzi è stato "un gesto che considero irresponsabile e che, come avevo anticipato, divide definitivamente le nostre strade”. Ma se Di Maio lancia un appello ai 'costruttori', per i dem questi al momento non si vedono.
"Non necessariamente, ma è probabile", ha detto Andrea Marcucci al termine della capigruppo dove, aggiunge, "tutti i gruppi sono stati d'accordo sulla parlamentarizzazione della crisi". Chi ha parlato con il premier Giuseppe Conte lo ha visto più che tentato dall'andare in aula nei prossimo giorni, forse dopo il voto sullo scostamento previsto per il 20 gennaio.
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