11 Gennaio 2021
Matteo Salvini (foto LaPresse)
"La violenza va condannata, ma la censura non mi piace mai". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Mezz'ora in più, parlando dell'assalto al Congresso del 6 gennaio dopo un comizio di Donald Trump. Nei giorni successivi ai disordini i social, in primis Twitter e Facebook, hanno sospeso i profili del presidente degli Stati Uniti.
"Gli assalti ai parlamenti non sono mai una soluzione. Abbiamo assistito a scene vergognose e imbarazzanti. Ma se Trump ha preso 75 milioni di voti - afferma Salvini - evidentemente quelli visti all'opera sono un'estrema minoranza da condannare, non sono i conservatori e i repubblicani". "Le immagini dell’assalto al parlamento rischiano di vanificare un bilancio positivo di Trump in tema di economia e tasse e di politica estera - aggiunge il leader della Lega - non ha fatto guerre a caso in giro per il mondo e ha favorito importanti accordi di pace in Medio Oriente".
"Io se fossi stato negli Stati Uniti avrei votato Trump" ma "uno dei più grandi amici di Trump è Conte ma non mi interessano le amicizie degli altri...Ci sono alcuni valori dei liberali e dei conservatori che fanno parte del mio patrimonio valoriale" ma "io non scimmiotto Trump" o altri - sottolinea Salvini - "noi siamo in Italia".
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