Rete Tim, CdA all'unanimità avvia negoziazione esclusiva con KKR (Usa), ma potrebbe scattare il Golden Power
Il CdA di TIM ha dato l'esclusiva a Kkr per la rete Netco, ma rimangono sia l'ipotesi del Golden Power, sia l'aumento della partecipazione di CDP, così come la soluzione dell'OPA
Un nuovo passo nella trattativa per la rete unica di Tim che vede coinvolti KKR e la cordata composta da CDP e Macquarie.
A seguito dell'ultimo rilancio, benché moderato, da parte di KKR (si trattava di circa un 10% aggiuntivo, che aveva portato a raggiungere la quota di circa € 23 mld), a cui Cdp e Macquarie avevano risposto con la riproposta della medesima offerta di €19,3 mld, è arrivata la decisione di Telecom Italia.
In una nota rilasciata dal CDA di TIM si rende noto, infatti, che l'azienda ha deciso di intraprendere una negoziazione esclusiva con la società americana, in quanto l'offerta è "risultata preferibile in termini di eseguibilità e relativa tempistica, nonché superiore rispetto all’offerta concorrente presentata dal consorzio formato da CDP Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited".
Il Consiglio di Amministrazione si mostra quindi, per la prima volta, compatto e da quel che risulta, l’obiettivo del ceo Pietro Labriola sarebbe arrivare a un’offerta vincolante da parte del fondo americano ben prima della scadenza del 30 settembre, data che sarebbe stata inserita solo per evitare ulteriori proroghe.
L'obiettivo parrebbe comunque essere quello di raggiungere un'offerta ulteriormente migliorata, come si legge in controluce nel comunicato.
Dietro le quinte potrebbero però proseguire manovre che condurrebbero, d'altra parte, a una negoziazione più complessa, sulla quale incombe peraltro l'ombra del Golden Power. Trattandosi infatti di un'azienda italiana, e che italiana dovrebbe rimanere almeno a livello di infrastrutture di rete, le negoziazioni non dovrebbero essere condotte esclusivamente da una società americana, che non potrebbe quindi comprare la rete da sola.
A tale proposito si riaffaccia quindi la possibilità di un ritorno nelle trattative di CDP-Macquarie, nei confronti delle quali, come si può evincere in sordina dal comunicato, le porte non sembrano del tutto sbarrate. Anzi.
Rimane poi allo sfondo l'opzione di incrementare la quota direttamente in TIM da parte di CDP, che al momento detiene il 9.81% (la partecipazione della Cassa consentirebbe di superare il Golden Power), o ancora la possibilità di lanciare un'OPA sulla rete, che ai prezzi di Borsa attuali vale meno di un quarto rispetto alle offerte presentate.
Si legge nel comunicato rilasciato ieri da Tim: "Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha esaminato le offerte finali non vincolanti ricevute all’esito del processo competitivo avviato con riferimento alla valorizzazione delle attività relative alla rete fissa di TIM - incluse FiberCop e Sparkle - di cui è prevista la concentrazione in una società di prossima costituzione (“NetCo”). Ad esito di un ampio e approfondito dibattito, condotto con l’assistenza di primari advisor finanziari (Goldman Sachs, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Vitale & Co) e alla luce dell’istruttoria svolta dal Comitato Parti Correlate (a sua volta assistito da LionTree e Equita in qualità di advisor indipendenti), il Consiglio di Amministrazione di TIM ha ritenuto che l’offerta presentata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) sia risultata preferibile in termini di eseguibilità e relativa tempistica, nonché superiore rispetto all’offerta concorrente presentata dal consorzio formato da CDP Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited.
Alla luce di quanto precede, il Consiglio all’unanimità ha dato mandato all’Amministratore Delegato di avviare, in esclusiva, una negoziazione migliorativa con KKR, finalizzata a ottenere la presentazione – nel più breve tempo possibile compatibilmente con la complessità dell’operazione e comunque entro il 30 settembre p.v. – di un’offerta conclusiva e vincolante secondo i migliori termini e condizioni, nonché di convenire il perimetro, le modalità e i tempi per l’esecuzione dell’attività di due diligence confirmatoria richiamata nella stessa offerta di KKR.
Si ricorda che l’eventuale operazione avente ad oggetto la dismissione di NetCo resta soggetta all’ottenimento – fra l’altro - delle autorizzazioni di legge, incluse quelle afferenti il processo di Golden Power e quelle Antitrust.
Il Consiglio di Amministrazione intende, infine, esprimere il proprio apprezzamento al consorzio formato da CDP Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited per l’interesse mostrato e la fattiva partecipazione al processo competitivo".