Usa, NASA adotta restrizioni contro cittadini cinesi in programmi spaziali, segretario Duffy: "Vogliono la luna, ma l'America domina lo spazio"

Per il Segretario ai Trasporti e amministratore Nasa Sean Duffy, Cina e Usa sono entrate in una "seconda corsa allo spazio". L'agenzia spaziale americana conta di riportare gli umani sulla luna nel 2027 mentre la Cina promette di fare lo stesso entro il 2030

"Proteggere la sicurezza dei progetti spaziali americani": questa la motivazione con cui la NASAAgenzia spaziale statunitense ha annunciato, lo scorso 10 settembre, nuove misure per limitare l'accesso ai suoi programmi agli scienziati cinesi.

Usa, NASA adotta restrizioni contro cittadini cinesi in programmi spaziali, segretario Duffy: "Vogliono la luna, ma l'America domina lo spazio"

La notizia, già anticipata da Bloomberg News e poi confermata ufficialmente dalla NASA, prevede di fatto l'esclusione dai propri programmi spaziali, di persone cinesi aventi un visto valido per lavorare negli Usa. La ragione adottata a fronte di questa limitazione di accesso è quella relativa alle ragioni di sicurezza, ovvero alla necessità - come ha dichiarato la portavoce NASA Bethany Stevens - di tutelare la sicurezza del lavoro dell'agenzia. Sì perché nei progetti NASA diversi sono i cinesi che lavorano da collaboratori esterni o ricercatori - non come dipendenti. Ma si fa sempre più alta la tensione "scientifica" - oltre che politico-economica - tra Cina e Stati Uniti per il dominio nello spazio, per il quale le due potenze sono in aperta competizione avendo l'obiettivo comune di inviare astronauti sulla Luna nei prossimi anni. Già in passato erano presenti restrizioni, ma al tempo gli scienziati con visto Usa potevano partecipare ai programmi come studenti, partner universitari oppure subappaltatori.

La corsa alla "conquista" dello spazio vedrebbe da un lato la NASA col suo programma Artemis, che si pone l'obiettivo di far rimettere piede agli astronauti sul suolo lunare entro la metà del 2027. Dall'altro la Cina, che si pone come obiettivo il 2030 e che punta anche a diventare primo Paese a riportare sulla Terra campioni dalla superficie di Marte. Altra missione che dovrebbe avviarsi nel 2028. Il "problema" però è che le nuove strategie economiche di Trump, nonché le recenti scelte di bilancio, hanno "rallentato" la corsa della NASA che ora teme il primato cinese. Si tratterebbe, per gli Usa, ha dichiarato il segretario dell'Agenzia Sean Duffy, di una "Seconda corsa allo spazio", al pari di quella già intrapresa nel secolo scorso con l'URSS. "I cinesi vogliono tornare sulla Luna prima di noi. Ma non è possibile. L'America ha dominato nello Spazio in passato e continuerà a farlo". Il riferimento è chiaro: gli Stati Uniti furono i primi a sbarcare sulla Luna nel 1969 con la celeberrima missione Apollo 11. Il primato non può essere scalzato. Da qui dunque la necessità di "tagliare fuori" i cinesi, che già in passato gli Usa avevano accusato di spionaggio industriale.