Distribuzione e ritardi dei vaccini, così la Ue potrebbe finire: Draghi da Ursula
Il premier incaricato Mario Draghi ha telefonato alla presidente della Commissione europea per discutere della distribuzione dei vaccini
La Ue non sta facendo una bella figura sui vaccini contro il Covid, dato i ritardi nella distribuzione. Per questo motivo, bene sapendo che il futuro dell'Unione europea si giocherà proprio sulla sua capacità o meno di uscire dall'emergenza pandemica, Mario Draghi ha sentito al telefono la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La discussione ha riguardato anche Recovery Fund e l’esigenza di una gestione europea dei flussi migratori mirata a una maggiore proporzionalità tra gli stati membri.
Distribuzione e ritardi dei vaccini Ue
"Felice di aver parlato stasera con il premier Mario Draghi", ha fatto sapere la von der Leyen." Abbiamo discusso di cooperazione sulla produzione e distribuzione dei vaccini. Attendiamo con ansia il Global Health Summit del G20 a maggio". Riferisce poi di aver affrontato con il premier anche la questione del "lavoro preparatorio sul piano nazionale di ripresa e di resilienza" dell'Italia per Next Generation Eu.
Sulla telefonata, e per la verità non solo su quello, il premier incaricato Mario Draghi ha mantenuto il massimo riserbo. Lavorare e parlare poco sembra questo l’imperativo per il neo premier che con i suoi ministri è stato chiaro: divulgare notizie solo quando c’è effettivamente qualcosa da annunciare. Si tratta sicuramente di una svolta, rispetto al Governo precedente, i cui esponenti erano soliti esibirsi in lunghissime dirette Facebook. Certo è che il continuo silenzio del Premier potrebbe però dare più spazio di intervento ai leader che compongono la coalizione a suo sostegno e che il più delle volte finiscono per litigare tra loro. Un rischio alto, ma che pare per il momento calcolato, quello a cui sta andando incontro Mario Draghi.
Ue, migranti
Mentre si attende un piano del governo condiviso con l'Europa per la gestione dei migranti, il leader della Lega Matteo Salvini interviene a gamba tesa. "Presto sarò a Lampedusa, la gente ha voglia di contatto, di presenza, di soluzioni" ha detto il capo del Carroccio da Livorno: "Io preferisco sempre essere presente, sperando che il buon Dio allontani questo virus. L'Italia non può essere punto di arrivo di barchini e barconi, abbiamo già abbastanza problemi, senza doverci fare carico di quelli altrui".