Ucraina, Lavrov: "L’Occidente chiude gli occhi sulla corruzione di Kiev", Putin: “Risolvere la guerra pacificamente o useremo la forza”
Sul fronte diplomatico, l'incontro tra Zelensky e Trump a Mar-a-Lago previsto per le 21 italiane è stato anticipato alle 19 (le 13, ora locale)
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha accusato l’Unione Europea di essere dominata da quello che ha definito il “partito della guerra”, sostenendo che le leadership europee siano determinate a portare avanti una linea apertamente anti-russa fino all'esasperamento del conflitto in Ucraina. In un’intervista all’agenzia Tass, Lavrov ha dichiarato: "È difficile dire se leader come Ursula von der Leyen, Merz, Starmer, Macron e altri abbiano raggiunto un punto di non ritorno. Quello che vediamo è che finora il partito della guerra europeo ha investito il proprio capitale politico nell'infliggere una sconfitta strategica alla Russia ed è pronto ad andare fino in fondo".
Ucraina, Lavrov: "L’Occidente chiude gli occhi sulla corruzione di Kiev", Putin: “Risolvere la guerra pacificamente o useremo la forza”
Nel corso dell’intervista, il capo della diplomazia russa ha anche puntato il dito contro l’atteggiamento delle capitali europee rispetto alla situazione interna dell’Ucraina, affermando che "gli scandali di corruzione in Ucraina vengono ovviamente notati a Bruxelles e in altre capitali europee, ma questi scandali non impediscono di continuare a utilizzare il regime" di Kiev "come ariete militare contro la Russia. Quindi, in questo caso specifico, gli 'occhi dell'Occidente' sono, per così dire, ben chiusi".
Sulla stessa linea si è espresso il presidente russo Vladimir Putin, che – citato dalla Tass – ha ribadito la posizione di Mosca sul conflitto. "Se Kiev non vuole risolvere il conflitto in modo pacifico, la Russia porterà a termine l'operazione militare speciale con la forza", ha affermato. Putin ha poi accusato le autorità ucraine di aver scelto l’escalation militare: "Le autorità di Kiev hanno preferito lanciare ostilità su larga scala. Una guerra. Iniziare una guerra. Stiamo cercando di porvi fine -ha aggiunto -. Fin dall'inizio, abbiamo detto che le truppe del regime di Kiev dovevano ritirarsi da questi territori. Allora non ci sarebbero state operazioni militari. Non ce ne sarebbero state se ci avessero ascoltato allora".
Durante una visita a uno dei posti di comando della forza congiunta, Putin ha inoltre sostenuto che anche in Occidente stiano emergendo posizioni più pragmatiche, riferendosi plausibilmente agli sforzi mediatici di Donald Trump. "Vediamo che anche in Occidente sono emerse persone intelligenti che raccomandano alle autorità di Kiev di accettare condizioni dignitose per porre fine al conflitto e stanno creando buone condizioni fondamentali per garantire la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina", ha detto, secondo quanto riportato da Ria Novosti.
Intanto, sul fronte diplomatico internazionale, la Casa Bianca ha confermato che l’incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si terrà a Mar-a-Lago alle 19 (ora italiana), venendo anticipato di 2 ore.
Alla vigilia dell’incontro, Zelensky ha affidato a un messaggio su X la sua posizione, sottolineando la necessità di una linea ferma sia sul piano militare che diplomatico: "Posizioni forti sono necessarie sia al fronte che in diplomazia per impedire a Putin di manipolare ed eludere una fine vera e giusta della guerra. Il mondo ha forza sufficiente per garantire sicurezza e pace".