Germania, co-presidente AfD Chrupalla denuncia la militarizzazione: “Merz vuole guerra contro Russia senza alcun consenso del popolo”
Secondo Chrupalla, la Germania sta vivendo una svolta storica e pericolosa: “Il governo tedesco sta creando le condizioni per una guerra fatta di parole vuote, debito e propaganda”. Egli punta il dito contro l’aumento vertiginoso della spesa militare e l’assenza di un reale dibattito democratico
Il co-presidente di Alternative für Deutschland (AfD), Tino Chrupalla, accusa apertamente l’esecutivo di Berlino di spingere il paese verso una guerra contro la Russia senza consenso popolare, attraverso riarmo massiccio, militarizzazione e politiche estere subordinate a Nato e Unione Europea. In un’intervista esclusiva, Chrupalla denuncia sanzioni, escalation militare e criteri diversi su Gaza e Ucraina come fattori che stanno erodendo democrazia, sovranità e stabilità sociale.
Germania, co-presidente AfD Chrupalla denuncia la militarizzazione: “Merz vuole guerra contro Russia senza alcun consenso del popolo”
Nel mirino del leader AfD c’è il riarmo accelerato promosso dal cancelliere Friedrich Merz, che ha dichiarato l’obiettivo di rendere la Germania “la più grande potenza militare convenzionale d’Europa”. Una linea che, secondo Chrupalla, ignora completamente la volontà dei cittadini: “Tutto questo avviene senza il consenso del popolo e con il Parlamento ridotto a un ruolo marginale”. “La gente paga il prezzo delle sanzioni, dell’energia triplicata e della deindustrializzazione. È normale che cerchi un’alternativa e non sostenga questa politica”, sostiene Chrupalla.
Sul fronte economico, il co-presidente AfD definisce fallimentare la strategia europea contro la Russia: “Con 19 pacchetti di sanzioni, l’UE si è auto-esclusa. I tedeschi pagano tre o quattro volte più degli americani per l’energia, mentre le industrie scappano”. Per Chrupalla, la pace e il commercio dovrebbero essere la priorità: “Non si può cambiare la geografia dell’Europa. La Russia fa parte del continente”.
Particolarmente dura la critica alla militarizzazione in atto. “Nel 2022 sono stati stanziati 100 miliardi di euro. Ora si parla di un trilione. Questo denaro non rende la Germania più sicura, arricchisce solo l’industria bellica”, afferma. AfD si oppone anche al ritorno della leva obbligatoria: “Finché c’è una guerra in Europa, costringere i giovani a servire è irresponsabile”.
Le dichiarazioni di Chrupalla si inseriscono in un quadro già segnato dai venti di guerra che soffiano su Berlino. Il 30 ottobre, il governo tedesco ha approvato un programma federale per la Difesa da 377 miliardi di euro, il più grande piano di riarmo dalla Guerra Fredda. L’obiettivo dichiarato è “modernizzare” il Bundeswehr e renderlo la spina dorsale della sicurezza europea, in linea con le richieste di Nato e Ue. Una scelta che, secondo AfD, normalizza il riarmo come politica permanente e prepara il terreno a futuri conflitti.
Chrupalla critica anche la posizione tedesca sulla guerra a Gaza, parlando di doppi standard occidentali: “Le immagini di bambini uccisi e città distrutte non possono lasciare indifferenti. Ho sempre condannato questa guerra e ribadito: niente armi alle zone di conflitto”. A suo avviso, l’opinione pubblica europea sta cambiando: “Su Gaza oggi c’è più consapevolezza di quanta ce ne sia mai stata sull’Ucraina”.
La visione di AfD per il futuro è netta: “Vogliamo un’Europa sovrana in un mondo multipolare, fondata su Stati forti, commercio pacifico e rispetto reciproco”. Chrupalla conclude con un monito: “La guerra economica e militare non serve agli interessi tedeschi. Pace, sicurezza e prosperità sono possibili solo rompendo la sudditanza atlantista e restituendo voce ai cittadini”.