Venezuela, Trump sanziona 6 petroliere e 3 nipoti di Maduro, il presidente sudamericano: "È caduta la maschera, gli Usa vogliono il greggio"
Anche l'imprenditore panamense Ramon Carretero Napolitano è stato sottoposto a sanzioni: misure volte a negare l'accesso a proprietà e/o attività finanziarie statunitensi, e a fare in modo che le stesse non facciano affari coi sanzionati
Nuove sanzioni sono state imposte dall'amministrazione Trump contro il Venezuela: a finire nel mirino sono tre nipoti del presidente Nicolás Maduro, un uomo d'affari legato al governo e, soprattutto, sei aziende e navi sospettate di essere coinvolte nel trasporto di petrolio venezuelano.
Venezuela, Trump sanziona 6 petroliere e 3 nipoti di Maduro, il presidente sudamericano: "È caduta la maschera, gli Usa vogliono il greggio"
L'escalation tra Washington e Caracas si complica ulteriormente dopo l'ultima operazione statunitense autorizzata contro la petroliera Skipper già sottoposta a sanzioni dal 2022 per il presunto coinvolgimento in reti di traffico economicamente favorevoli a "organizzazioni terroristiche". Ora, a quanto risulta, Trump avrebbe deciso di sanzionare non solo sei aziende e sei navi battenti bandiera venezuelana ritenute sospette, ma anche tre parenti del leader Maduro, oltre all'imprenditore panamense Ramon Carretero Napolitano. Le sanzioni - che presto saranno annunciate dal Segretario al Tesoro Scott Bessent - dovrebbero colpire "i complici criminali" che, ha dichiarato Bessent stesso, "stanno inondando gli Stati Uniti di droga che avvelena il popolo americano".
"Il Tesoro - ha aggiunto Bessent - sta chiedendo conto al regime e alla sua cerchia di amici e aziende dei suoi continui crimini", e tra loro vi sarebbero proprio alcuni familiari di Maduro, ovvero Franqui Flores, Carlos Flores ed Efraín Campo, persone aggiunte alla lista di persone ed entità colpite pubblicata dall'Office of Foreign Assets Control del Tesoro. Le sanzioni sono volte a negare l'accesso a proprietà e ad aziende finanziarie statunitensi, impedendo inoltre che le stesse facciano affari coi soggetti sanzionati. Gli stessi Flores e Campo erano stati arrestati ad Haiti nel 2015 e incarcerati con l'accusa di reati di droga, ma successivamente liberati in seno ad un reciproco scambio di prigionieri tra Washington e Caracas.
Il fatto che però le misure draconiane di Trump stiano iniziando a prendere di mira direttamente navi cariche di petrolio, ha convinto Maduro a denunciare più apertamente quelli che secondo lui sono i "reali" interessi americani. "Ieri è caduta la loro maschera" ha detto il venezuelano in un discorso pubblico riferendosi al sequestro della petroliera Skipper, "Non si trattava di asilo politico, bande o droga, si trattava di petrolio".
"Una nave commerciale civile che trasportava 1,9 milioni di barili di petrolio venezuelano destinati ai mercati internazionali è stata attaccata, sequestrata e rapinata in acque internazionali (...). L'equipaggio è stato rapito e risulta ancora disperso" ha denunciato Maduro. Dichiarazioni che si accompagnano a quelle in parallelo della portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt:"gli Usa intendono sequestrare il petrolio, e lo faranno tramite procedura legale".