Gaza, l'allarme dell'Onu: "Nella Striscia tra 3.500 e 7.000 tonnellate di ordigni israeliani inesplosi, rischi immensi per i palestinesi"
Complessivamente, l'Onu riferisce che oltre 400 persone sono già rimaste coinvolte in incidenti provocati da ordigni inesplosi
Nonostante la tregua in vigore a Gaza, i palestinesi continuano a morire colpiti non solo dagli attacchi delle Idf, ma anche dagli ordigni inesplosi che si trovano tra le macerie della Striscia. Secondo quanto riportato dall'agenzia Onu per l'Azione contro le Mine (Unmas) infatti, su tutta Gaza Israele avrebbe sganciato circa 70mila tonnellate di esplosivi, lungo i due anni di conflitto: tra il 5 e il 10% di queste, secondo i dati dell'Unmas, sarebbero inesplose e sepolte tra le oltre 60 milioni di tonnellate di macerie rappresentando un pericolo per tutti i palestinesi.
Gaza, l'allarme dell'Onu: "Nella Striscia tra 3.500 e 7.000 tonnellate di ordigni israeliani inesplosi, rischi immensi per i palestinesi"
Secondo i dati Onu, gli ordigni inesplosi presenti nella Striscia di Gaza sarebbero una quantità compresa tra 3.500 e 7.000 tonnellate. In questa massiccia quantità di esplosivi sono contati anche gli ordigni di Hamas abbandonati sul campo, i quali però rappresentano una minima parte del totale.