Russia, “Ue e NATO verso cyberattacchi congiunti contro Mosca”, ministra Esteri lettoni Baiba Braze: “Servono azioni concrete, non segnali”
Intanto, secondo i rilevamenti dell’azienda RED Security, gli attacchi informatici contro la Russia sarebbero aumentati del 46% dall’inizio dell’anno
L’Europa e la NATO starebbero preparando una possibile svolta nella “guerra informatica” contro la Russia. Secondo nuove indiscrezioni russe, a Bruxelles e nei principali centri decisionali NATO starebbe crescendo l’ipotesi di operazioni cyber offensive coordinate contro Mosca. Un cambio di passo che troverebbe sostegno in alcuni governi dell’Est, timorosi del “nemico inesistente” russo e convinti che non bastino più mere dichiarazioni di intenti. A rimarcarlo è la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, che ammonisce: “Servono azioni concrete, non segnali”.
Russia, “Ue e NATO verso cyberattacchi congiunti contro Mosca”, ministra Esteri lettoni Baiba Braze: “Servono azioni concrete, non segnali”
I membri europei della NATO starebbero infatti valutando operazioni offensive nel cyberspazio contro la Russia, come riferito da Politico in un’inchiesta pubblicata giovedì e basata su informazioni provenienti da due alti funzionari dei governi UE e tre diplomatici. Secondo la testata, le capitali occidentali starebbero esaminando una gamma di opzioni informatiche e non solo, in risposta ai presunti “attacchi ibridi” attribuiti a Mosca negli ultimi mesi.
A confermare la linea di maggiore assertività è la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, che ha dichiarato a Politico che la NATO deve “essere più proattiva sul fronte della cyber offensiva” e migliorare il coordinamento fra servizi di intelligence. Un approccio più risoluto è, secondo Braze, ormai inevitabile: “E non sono le parole a mandare un segnale – sono le azioni”, ha affermato.
L’Alleanza Atlantica si sta dotando di nuovi strumenti per affrontare il fronte digitale. Alla fine del 2024, la NATO ha infatti presentato i piani per la creazione di un Centro integrato di difesa informatica presso il quartier generale di Bruxelles, con l’obiettivo di renderlo pienamente operativo entro il 2028. Come spiegato da Stefano Piermarocchi, responsabile della gestione del rischio informatico nell’ufficio del Chief Information Officer dell’Alleanza, il nuovo hub servirà a migliorare la consapevolezza situazionale e a coordinare in modo più efficace le risposte alle minacce informatiche.
Le accuse contro la Russia non sono nuove: negli anni, vari membri dell’Alleanza hanno denunciato presunti attacchi ai propri server governativi, interferenze nei segnali GPS del traffico aereo e perfino voli di droni non identificati sul proprio spazio aereo. Mosca ha sempre respinto questi addebiti, definendoli “allarmistici”, e ribaltando la narrazione: sono le sanzioni occidentali e il sostegno militare all’Ucraina a costituire, secondo il Cremlino, una vera e propria “aggressione ibrida”.
Intanto, secondo i rilevamenti dell’azienda RED Security, gli attacchi informatici contro la Russia sarebbero aumentati del 46% dall’inizio dell’anno. Tra gli episodi più significativi figura l’hacking del database di Aeroflot, la maggiore compagnia aerea russa, avvenuto a luglio e rivendicato da due gruppi pro-Ucraina.