Elezioni Bosnia-Erzegovina, filo-russo Sinisa Karan nuovo presidente della Repubblica Srpska con il 50,3% dei voti, battuto Branko Blanusa (48,3%)
Sinisa Karan è dunque il nuovo presidente della Repubblica Srpska, una delle due entità della Bosnia-Erzegovina. La vittoria del candidato ultranazionalista è stata annunciata in primis dal leader serbo-bosniaco Milorad Dodik e poi confermata dalla commissione elettorale
Sinisa Karan, filo-russo sostenuto dal leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik, è il nuovo presidente della Repubblica Srpska dopo aver ottenuto il 50,3% dei voti e aver superato il rivale dell’opposizione Branko Blanusa, fermo al 48,3%. La sua elezione, maturata nel voto anticipato convocato dopo la decadenza di Dodik, segna una nuova fase politica per l’entità serbo-bosniaca. L’annuncio della vittoria delle elezioni è arrivato inizialmente proprio da Dodik, seguito dalla conferma ufficiale della commissione elettorale.
Bosnia-Erzegovina, filo-russo Sinisa Karan nuovo presidente della Repubblica Srpska con il 50,3% dei voti, battuto Branko Blanusa (48,3%)
Sinisa Karan è dunque il nuovo presidente della Repubblica Srpska, una delle due entità della Bosnia-Erzegovina. La vittoria del candidato ultranazionalista è stata annunciata in primis dal leader serbo-bosniaco Milorad Dodik e poi confermata dalla commissione elettorale. Quando dagli scrutini è diventata evidente l’affermazione del suo stretto collaboratore, Dodik ha parlato di “grande vittoria”. “Questo risultato dimostra che il nostro governo ha l'appoggio popolare. Mi congratulo con Sinisa Karan per la sua elezione a presidente della Republika Srpska", ha aggiunto dal quartier generale dello Snsd.
La conferma ufficiale è arrivata dopo lo spoglio del 98,2% delle schede, che ha assegnato a Karan il 50,3% dei consensi contro il 48,3% di Branko Blanusa, principale sfidante e figura di riferimento dell’opposizione. Gli altri 4 candidati sono rimasti distanziati. Le elezioni anticipate sono state convocate dopo la condanna di Milorad Dodik per disubbidienza all'Alto rappresentante internazionale in Bosnia-Erzegovina, Christian Schmidt: la sentenza ha comportato la revoca del suo mandato, rendendo necessario un nuovo passaggio elettorale.
Chi è Sinisa Karan
Nato in Croazia nel 1962, Sinisa Karan appartiene all’Alleanza dei socialdemocratici indipendenti (Snsd), il partito guidato dall’ultranazionalista filo-russo Dodik. Ex ministro dell’Interno e collaboratore di lunga data del leader serbo-bosniaco, Karan era considerato il favorito nella corsa che lo contrapponeva a Branko Blanusa, professore universitario di ingegneria elettrica di 56 anni.
La Repubblica Srpska, che copre metà del territorio bosniaco e conta circa 1,2 milioni di elettori registrati, costituisce insieme alla Federazione croato-musulmana una delle due entità autonome della Bosnia postbellica. Il presidente dell’entità ha il potere di nominare il primo ministro e promulgare le leggi, anche se l’effettiva capacità di governo dipende dalla maggioranza parlamentare. Secondo le previsioni, Karan resterà in carica fino alle elezioni generali dell’ottobre 2026, quando l’intera architettura istituzionale del Paese tornerà al voto.