Sala da ballo alla Casa Bianca da $250mln, chi sono i finanziatori: da Amazon, Meta e Lockheed Martin a israelo-americana Isaac Perlmutter Foundation
Google, Apple, Microsoft, Comcast, la rete di telefonia T-Mobile, fino a personalità di spicco come Jeff Sprecher e "Pepe" Fanjul: un giro di soldi da 250 milioni che, secondo alcuni esperti, potrebbe sollevare alcuni dubbi etici
Abbattere l'Ala Est della Casa Bianca per fare spazio ad un colossale progetto di rinnovamento strutturale dal valore di 250 milioni di dollari. È passata ormai una settimana da quando l'amministrazione Trump ha dato il via a imponenti lavori di trasformazione della Casa Bianca per fare posto all'enorme sala da ballo voluta dal tycoon.
Sala da ballo alla Casa Bianca da $250mln, chi sono i finanziatori: da Amazon, Meta e Lockheed Martin a israelo-americana Isaac Perlmutter Foundation
Dai precedenti mille e cento metri quadrati ai successivi oltre 8.000 m² (90,000 square feet negli Stati Uniti) per realizzare la nuova Ballroom voluta da Trump "per ospitare grandi feste e visite di Stato". Quando il tycoon annunciò il progetto monumentale specificò che i finanziamenti per la nuova struttura non sarebbero venuti dai contribuenti americani ma "da fondi privati, da molti generosi patrioti, grandi aziende americane e, soprattutto, dal sottoscritto". Ma chi sono i fantomatici finanziatori multi miliardari che contribuiranno a pagare i costi della futura "big, beautiful Ballroom"? L'ha comunicato la stessa Casa Bianca pubblicando un elenco di personalità pubbliche e aziende private: si tratta, a ben guardare, di nomi noti soprattutto in ambito tecnologico-mediatico nonché militare.
Amazon, Apple, l'azienda Booz Allen Hamilton (specializzata in intelligenza artificiale e trasformazione digitale), Google, Meta, Microsoft, la società californiana HP, Micron, l'industria mediatica Comcast, l'operatore di telefonia mobile T-Mobile, nonché l'impresa Lockheed Martin specializzata nel settore della difesa e dell'ingegneria aerospaziale. E ancora: Altria (casa madre di Marlboro) e la Reynolds American Inc., Caterpillar, la società di scambio beni digitali Coinbase, Palantir Technologies Inc., NextEra Energy. Non solo aziende o multinazionali, ma persone di spicco: come Pepe ed Emilia Fanjul (il primo un miliardario dell'industria dello zucchero che avrebbe finanziato i Repubblicani, tra cui l'attuale segretario di Stato Marco Rubio, in varie occasioni, oltre ad aver avuto rapporti con Jeffrey Epstein), o il magnate del petrolio Harold Hamm, o la fondazione israelo-americana Isaac Perlmutter.
Al computo vanno aggiunti, tra i vari nomi, anche quello di Cameron e Tyler Winklevoss, miliardari del Bitcoin, e di Jeff Sprecher, Ceo di Intercontinental Exchange e presidente della Borsa di NewYork; di Stephen A. Schwarzman, Ceo del Blackstone Group, e persino del leghista Paolo Tiramani. Al momento, non è ancora chiaro quanti soldi ciascun donatore dovrà destinare all'iniziativa di Trump. L'incontro fra il tycoon e molti esponenti delle aziende finanziatrici era avvenuto nel corso di una cena proprio nell'East Room. Incontro durante il quale però, secondo fonti autorevoli, si sarebbe discusso anche del tornaconto dei finanziatori, in questa donazione affatto gratuita di denaro. Anche perché, sottolinea Richard Briffault, professore di diritto alla Columbia University, molte di queste aziende risultano avere già contratti con il governo. Secondo molti, le mosse di Trump di fare finanziare la "Casa del Popolo" con proventi privati non sarebbe la scelta più etica. "Queste aziende - riferisce Richard Painter, ex avvocato etico della Casa Bianca ai tempi della presidenza Bush - vogliono ottenere contratti governativi e concessioni normative".
Non solo. Altri osservatori hanno calcolato che, con tutta probabilità, il progetto non sarà a costo zero per i contribuenti, dal momento che le donazioni saranno forse deducibili dalle tasse. Voci di dissenso si sono poi levate anche dalla stessa Society of Architectural Historians, per la quale "un cambiamento così significativo a un edificio storico di questa importanza dovrebbe seguire un processo di progettazione e revisione rigoroso e ponderato".