Israele, sì della Knesset a estensione sovranità su Cisgiordania con 25 voti a favore e 24 no, Unrwa: “Rischio concreto di annessione”

L’iniziativa di Maoz mira di fatto a sancire un’estensione diretta dell’autorità israeliana sui territori della Cisgiordania, ponendo una sfida aperta al diritto internazionale e agli accordi precedenti tra Israele e Autorità Palestinese

La Knesset, parlamento israeliano, ha approvato in votazione preliminare una proposta di legge che punta ad estendere la sovranità israeliana alla Cisgiordania. Il provvedimento, che ha spaccato l’aula, è passato con uno scarto minimo: 25 voti a favore e 24 contrari. La misura, promossa dal deputato Avi Maoz del partito di estrema destra Noam, rappresenta solo la prima tappa di un iter legislativo che richiederà altre 3 votazioni per diventare legge. Intanto crescono le preoccupazioni internazionali per le possibili conseguenze sull’equilibrio regionale, con l’Unrwa che denuncia: “Rischio concreto di annessione”.

Israele, sì della Knesset a estensione sovranità su Cisgiordania con 25 voti a favore e 24 no, Unrwa: “Rischio concreto di annessione”

L’iniziativa di Maoz mira di fatto a sancire un’estensione diretta dell’autorità israeliana sui territori della Cisgiordania, ponendo una sfida aperta al diritto internazionale e agli accordi precedenti tra Israele e Autorità Palestinese. Parallelamente, il Parlamento ha approvato una seconda proposta di legge, avanzata dal deputato Avigdor Lieberman, leader del partito Yisrael Beiteinu, per applicare la sovranità israeliana all’insediamento di Ma’ale Adumim, nei pressi di Gerusalemme. Anche in questo caso il testo ha ricevuto l’ok della Knesset, con 32 voti favorevoli e 9 contrari.

Dura la reazione dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi. Roland Friedrich, direttore degli affari in Giordania dell’agenzia, ha messo in guardia contro l’espansione degli insediamenti nella zona, che “spianerebbe la strada all’annessione”. In un post su X, Friedrich ha denunciato come “i tre campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams siano stati svuotati” e come “ai residenti sia stato impedito di farvi ritorno”. Ha inoltre sottolineato che “la violenza dei coloni e l’espansione degli insediamenti sono aumentate vertiginosamente, spingendo le vulnerabili comunità palestinesi ad abbandonare le loro terre in condizioni sempre più coercitive, aprendo la strada all’annessione”.

Il rappresentante dell’Unrwa ha poi evidenziato che “le leggi israeliane anti-Unrwa hanno portato alla chiusura delle scuole delle Nazioni Unite e allo sfratto di fatto del personale internazionale”, avvertendo che la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente. “Il futuro di Gaza e della Cisgiordania è uno solo. Un ritiro a Gaza non dovrebbe trasformarsi in un’opportunità per rafforzare la morsa dell’occupazione altrove”, ha affermato.