Vertice Trump-Putin a Budapest, il nodo del mandato d'arresto Cpi allo zar, Orban: "Libero accesso in Ungheria, Ue conceda permesso speciale"

L’Ungheria assicura libero ingresso a Putin per il vertice con Trump, mentre l’Ue si interroga sui rischi politici e sul mandato d’arresto della Corte penale internazionale

Il vertice fra il presidente americano Donald Trump e il suo omonimo russo Vladimir Putin, atteso per la settimana prossima a Budapest, vede un nodo particolarmente grave (e non riguarda solo il conflitto fra Russia e Ucraina). Lo zar ha sul proprio capo un mandato d'arresto da parte della Corte Penale Internazionale, riconosciuta dalla maggior parte dei paesi dell'Unione Europea.

Ciò impedisce a Putin di volare negli spazi aerei dei vari Stati, rendendolo perseguibile di arresto legittimo da parte di ogni Paese sorvolato. Il presidente ungherese Viktor Orban, però, ha già permesso un lasciapassare: "Lo zar potrà entrare liberamente in Ungheria". E ha invitato anche gli altri Stati europei a fare lo stesso: "Concedetegli un permesso speciale solo per il volo, in quella specifica data".

Vertice Trump-Putin a Budapest, il nodo del mandato d'arresto Cpi allo zar, Orban: "Libero accesso in Ungheria, Ue conceda permesso speciale"

L'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest sta già creando un terremoto diplomatico in Europa. Mentre Washington e Mosca trattano i dettagli del vertice, previsto per la prossima settimana, l’Unione Europea si trova davanti a un dilemma politico e legale senza precedenti: come gestire la presenza del leader russo, sotto mandato di arresto della Corte penale internazionale (Cpi), in un Paese membro dell’Ue.

Secondo fonti diplomatiche europee, Putin avrà bisogno di ottenere un permesso speciale per sorvolare lo spazio aereo europeo e raggiungere l’Ungheria. “Sono felice di non avere nulla a che fare con i suoi piani di viaggio”, ha dichiarato una fonte di Bruxelles, sottolineando che la questione “solleva interrogativi politici significativi” per l’intera Unione. Nessuno, tuttavia, si aspetta che Budapest applichi concretamente il mandato di arresto della Cpi.

A rafforzare questa posizione è stato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, che ha confermato l’intenzione di garantire libero ingresso a Putin. “L’Ungheria assicurerà che il presidente russo possa partecipare al vertice”, ha dichiarato, ribadendo la linea del premier Viktor Orbán, sempre più distante dalle politiche comuni europee.

Orbán, già in aprile, aveva annunciato la volontà di uscire dalla Cpi, dopo aver accolto a Budapest il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, anche lui accusato di crimini di guerra per le operazioni a Gaza.

Il vertice, annunciato da Trump come un possibile passo verso “la fine del conflitto in Ucraina”, potrebbe dunque svolgersi in un clima di forte tensione diplomatica. Prima, però, dovranno essere risolte le questioni logistiche e legali legate al viaggio di Putin e ai colloqui preparatori tra i ministri degli Esteri russo e statunitense.