Chi è Marwan Barghouti, no di Israele a rilascio del “Nelson Mandela” palestinese: prigioniero dal 2002 e condannato a 5 ergastoli

Nel 2002, in piena Seconda Intifada, fu catturato dall’esercito israeliano e accusato di aver organizzato e diretto attacchi che causarono la morte di diversi civili. Barghouti ha sempre negato ogni responsabilità, dichiarando di non riconoscere l’autorità del tribunale che lo ha processato e scegliendo di non difendersi durante il processo. È stato condannato a 5 ergastoli e da allora si trova detenuto nelle carceri israeliane

È detenuto dal 2002 nelle carceri israeliane e condannato a 5 ergastoli, ma per molti palestinesi resta il simbolo vivente della loro lotta nazionale. Marwan Barghouti, storico leader di Fatah, è considerato ilNelson Mandeladella Palestina, figura capace, secondo i suoi sostenitori, di unificare le fazioni e guidare il popolo verso la libertà. Nonostante le pressioni e le voci di un possibile rilascio legato ai negoziati tra Israele e Hamas, il governo di Benjamin Netanyahu ha escluso categoricamente la sua scarcerazione.

Chi è Marwan Barghouti, no di Israele a rilascio del “Nelson Mandela” palestinese: prigioniero dal 2002 e condannato a 5 ergastoli

Nato il 2 giugno 1959 a Kober, vicino a Ramallah, Marwan Barghouti ha iniziato la sua attività politica da adolescente. A soli 15 anni fu arrestato e condannato a quattro anni di prigione per essersi unito a Fatah, allora illegale per Israele. Dopo il rilascio, proseguì gli studi in Storia e Scienze politiche e cominciò la sua ascesa nei ranghi dell’organizzazione. Nel 1994 divenne segretario generale di Fatah nei territori occupati della Cisgiordania, affermandosi come una delle figure più influenti della politica palestinese.

Nel 2002, in piena Seconda Intifada, fu catturato dall’esercito israeliano e accusato di aver organizzato e diretto attacchi che causarono la morte di diversi civili. Barghouti ha sempre negato ogni responsabilità, dichiarando di non riconoscere l’autorità del tribunale che lo ha processato e scegliendo di non difendersi durante il processo. È stato condannato a 5 ergastoli e da allora si trova detenuto nelle carceri israeliane.

Eppure, nonostante oltre due decenni dietro le sbarre, la popolarità di Barghouti tra i palestinesi non è mai diminuita. Come sottolineato dalla Cnn, ciò accade “nonostante un’intera generazione di palestinesi sia nata dopo che Barghouti è stato incarcerato più di due decenni fa”. L’emittente americana aggiunge che “alcuni lo hanno descritto come il Nelson Mandela della Palestina, un leader da tempo in carcere che potrebbe condurli alla libertà”.

Secondo Khalil Shikaki, direttore del Centro Palestinese per la ricerca e i sondaggi, intervistato dalla stessa Cnn, Marwan Barghouti è “percepito dal pubblico come un eroe nazionale, un uomo integro, non macchiato dalla corruzione. Un unificatore che può riconciliare (Fatah, ndr.) con Hamas e serrare i ranghi dei palestinesi”. Shikaki ha spiegato inoltre che, in caso di elezioni presidenziali in Palestina, Barghouti otterrebbe “almeno il 60% dei voti”. A suo giudizio, il leader detenuto è un “realista” ma anche un “negoziatore duro”, capace di raggiungere “una pace credibile con Israele basata sulla soluzione dei due Stati, che possa ricevere supporto da parte della maggioranza dei palestinesi”.

Dopo l’annuncio della firma dell’accordo tra Israele e Hamas per la prima fase del presunto "piano di pace" a Gaza, l’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha fatto sapere che Marwan Barghouti non verrà rilasciato. La decisione ha spento le speranze di molti palestinesi, dopo che nei giorni precedenti si era diffusa la voce secondo cui Hamas si fosse impegnata a ottenere la sua liberazione. Secondo fonti citate dai media, la leadership del movimento islamista avrebbe ribadito ai suoi interlocutori che “il destino di Barghouti resta assolutamente centrale in questi colloqui”.

Nonostante ciò, un alto funzionario di Hamas afferma che il gruppo terroristico è in contatto con mediatori in merito a diversi leader terroristi palestinesi che Israele si è rifiutato di liberare in base all'accordo mediato dagli Stati Uniti, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat. Hamas "insiste per la loro liberazione e i negoziati sono ancora in corso", ha dichiarato Mousa Abu Marzouk alla rete televisiva Al-Jazeera con sede in Qatar.