Flotilla, 007 Usa: "L'8 e 9 settembre Netanyahu ordinò attacchi con droni contro due imbarcazioni attraccate in Tunisia"

C'è Netanyahu dietro gli attacchi con droni dell'8 e 9 settembre scorso contro la Family e l'Alma. A rivelarlo sono due membri dell'intelligence statunitense

Due 007 Usa hanno rivelato che c'è Netanyahu dietro l'attacco con droni alla Flotilla avvenuto l'8 e il 9 settembre mentre le due imbarcazioni erano attraccate in Tunisia, al porto di Sidi Bou Said. I due funzionari hanno rivelato alla Cbs che il primo ministro israeliano aveva ordinato gli attacchi con droni, che sarebbero stati sganciati da un sottomarino, contro due barche che facevano parte della missione, adibite per portare aiuti umanitari ai palestinesi.

Flotilla, 007 Usa: "L'8 e 9 settembre Netanyahu ordinò attacchi con droni contro due imbarcazioni attraccate in Tunisia"

C'è Netanyahu dietro gli attacchi con droni dell'8 e 9 settembre scorso a due imbarcazioni della Global Sumud Flotilla attraccate in Tunisia. A rivelarlo sono due membri dell'intelligence statunitense. I droni sarebbero stati sganciati da un sottomarino, dopodiché le forze israeliane avevano lasciato cadere ordigni incendiari sulle imbarcazioni, che erano ancorate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio. Va ricordato come l’uso di armi incendiarie contro una popolazione civile o obiettivi civili è proibito in ogni circostanza, come sancito dal diritto internazionale umanitario e dal diritto dei conflitti armati.

Non un attacco pensato e organizzato dall'Idf, bensì da Netanyahu, che ha deciso di fare nuovamente la voce grossa. Il genocidio condotto dal primo ministro israeliano nella Striscia continua, ma nell'ultimo periodo la Global Sumud Flotilla ha provato a far sentire la propria vicinanza con una missione verso la costa di Gaza per portare aiuti umanitari. Una missione che non ha avuto esito positivo considerando che le imbarcazioni sono state abbordate dalla marina israeliana e gli attivisti arrestati.

I mezzi coinvolti nell'attacco condotto in due giorni sono stati due: la Family, battente bandiera portoghese e l'Alma, bandiera britannica. La Family è stata la prima ad esser stata presa come bersaglio. Per gli attivi, Israele avrebbe deliberatamente atteso che "funzionari eletti o personaggi di alto profilo fossero assenti". L’incendio ha danneggiato le imbarcazioni, ma entrambi gli equipaggi sono riuscito a spegnere rapidamente le fiamme. Nessuno è rimasto ucciso o ferito.

Global Sumud Flotilla: "Coinvolgimento di Israele non ci sorprende"

La Global Sumud Flotilla ha fatto sapere che "la conferma del coinvolgimento israeliano non ci sorprenderebbe. Metterebbe semplicemente a nudo un modello di arroganza e impunità così grottesco che non potrà sfuggire alla resa dei conti finale. Che lo scopo di questi attacchi fosse ucciderci, spaventarci o mettere fuori uso le nostre imbarcazioni, hanno messo in pericolo in modo sconsiderato civili e volontari umanitari. Il mondo deve prenderne atto: i tentativi di mettere a tacere, intimidire o ostacolare il nostro impegno per la causa e il popolo palestinese non avranno successo. Chiediamo indagini urgenti e indipendenti su questi attacchi e la piena responsabilità dei responsabili".