Elezioni parlamentari Moldavia, testa a testa tra filo-Ue Maia Sandu e filorusso Igor Dodon, Mosca: "No ad avamposto Nato a Chisinau"
Gli Stati Uniti e gli Alleati si starebbero muovendo per supportare alle finanziariamente il partito europeista al governo della presidente Maia Sandu e passare poi ad altre mosse che avrebbero il solo scopo di creare un altro avamposto in Europa contro la Russia. Una su tutte, l'installazione di una piattaforma a supporto della Nato e degli Usa verso il confine russo
È il giorno delle elezioni parlamentari in Moldavia. Seggi aperti dalle 6 fino alle 20 di stasera per decidere la composizione dei 101 seggi del Parlamento. Sono delle elezioni spartiacque considerando che il Paese è fortemente diviso tra chi sostiene l'ingresso di Chisinau nell'Unione europea e chi propende per un avvicinamento a Mosca. Secondo gli ultimi sondaggi sarà un testa a testa tra il Partito d'azione e solidarietà (Pas) europeista della presidente Maia Sandu e del premier Dorin Recean, guidato da Igor Grosu, al 24,9%, e il blocco patriottico filorusso dell'ex presidente Igor Dodon, al 24,7%. Alla vigilia delle elezioni sono stati esclusi dal voto due partiti filorussi: Grande Moldavia e Cuore di Moldavia. Sandu ha denunciato presunte infiltrazioni russe.
Elezioni parlamentari Moldavia, testa a testa tra filo-Ue Maia Sandu e filorusso Igor Dodon
Elezioni parlamentari in Moldavia considerate le più importanti nella storia del Paese. La nuova maggioranza dei seggi comporterà definitivamente una svolta del Paese, tra i più poveri d'Europa, dove nel 2022 la povertà assoluta ha raggiunto il 31%. Chisinau ha accolto oltre un milione e mezzo di rifugiati ucraini, pari a metà della popolazione, finendo inevitabilmente per creare dissapori nella popolazione. Il Paese è fortemente spaccato, e la campagna elettorale lo ha dimostrato. Sandu ha parlato di "sovranità, indipendenza, integrità e futuro europeo" del Paese, dall'altra parte è stata illustrata una possibile occupazione militare europea in Moldavia in coordinamento con la Nato.
E proprio secondo un retroscena del Giornale d'Italia, l'occidente potrebbe avere un ruolo fondamentale in queste elezioni, in particolare gli Usa e la Nato. Gli Stati Uniti e gli Alleati si starebbero muovendo per supportare alle finanziariamente il partito europeista al governo della presidente Maia Sandu e passare poi ad altre mosse che avrebbero il solo scopo di creare un altro avamposto in Europa contro la Russia. Una su tutte, l'installazione di una piattaforma a supporto della Nato e degli Usa verso il confine russo.
E proprio di questo tema ha parlato Mosca già nel lontano 2009. "La Russia non accetterà una Moldavia sotto l’ombrello della Ue e quindi della Nato", disse il Cremlino dopo l'inaugurazione a Bruxelles della Eastern partnership, un progetto di aiuti a sei Paesi dell’ex Unione Sovietica. Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina.