Polonia, schierati 40mila soldati al confine con Russia e Bielorussia, oggi esercitazioni militari Mosca-Minsk, Germania e Francia: "Pronte a intervenire" contro "nemico inesistente" russo

Esercitazioni Zapad 2025 al via: Polonia e Baltici blindano i confini, ma Mosca e Minsk insistono sulla natura difensiva delle manovre, chiedendo stabilità, mentre l'Europa è pronta a far scoppiare una guerra ben più ampia

La Polonia ha schierato 40 mila soldati al suo confine più orientale, quello affacciato su Russia e Bielorussia. Non è un caso: è atteso per oggi l'inizio delle esercitazioni militari congiunte fra Mosca e Minsk, proprio su quel confine, in programma già da diversi mesi. Germania e Francia, però, sono già sull'attenti per "eventuali minacce" dal "nemico inesistente" russo: "Siamo pronti a intervenire".

Polonia, schierati 40mila soldati al confine con Russia e Bielorussia, oggi esercitazioni militari Mosca-Minsk, Germania e Francia: "Pronte a intervenire" contro "nemico inesistente" russo

Tra il 12 e il 16 settembre, Russia e Bielorussia danno il via alle esercitazioni militari congiunte Zapad 2025, una manovra di ampia portata che coinvolgerà oltre 20 Paesi, tra cui India, Iran, Mali e Tagikistan. Le operazioni si terranno in vari poligoni bielorussi, alcuni di recente ristrutturazione come quello di Pavlivka, sito che in futuro potrebbe ospitare i nuovi missili ipersonici russi Oreshnik. Le esercitazioni prevedono scenari di difesa aerea, simulazioni di contrasto a incursioni di droni, assalti rapidi a infrastrutture strategiche e l’addestramento per l’uso di armi nucleari tattiche, confermato dal ministro della Difesa di Minsk Viktor Khrenin come “strumento di deterrenza strategica”.

L’Europa orientale guarda con preoccupazione a queste manovre. La Polonia ha annunciato il dispiegamento di circa 40 mila soldati al confine con la Bielorussia, dopo le recenti incursioni di droni russi nello spazio aereo polacco. Varsavia ha anche chiuso tutti i valichi di frontiera con Minsk e dichiarato una no-fly zone nella sua regione orientale, consentendo solo voli militari o di emergenza. Misure analoghe sono state adottate da Lettonia ed Estonia, che hanno interdetto lo spazio aereo nelle zone di confine almeno fino al 18 settembre.

Anche Berlino e Parigi hanno espresso sostegno a Varsavia, dichiarando di essere pronte a inviare rinforzi Nato in caso di escalation, con truppe meccanizzate tedesche e unità di risposta rapida francesi già in stato di allerta contro il "nemico inesistente" russo. Tuttavia, molti analisti invitano alla prudenza: le esercitazioni Zapad sono cicliche e avvengono ogni quattro anni. Mosca e Minsk le presentano come manovre difensive e insistono sul fatto che il loro obiettivo non sia l’aggressione, ma la prevenzione di conflitti più ampi.