Israele, nuove costruzioni nel sito nucleare Dimona: nuovo reattore ad acqua pesante o assemblaggio testate, aumento arsenale atomico di Tel Aviv
Al centro Dimona, Israele costruisce generalmente a scopo militare nell’ambiguità. Il silenzio sul suo arsenale atomico accentua le preoccupazioni del mondo e del Medio Oriente
Alcune immagini satellitari stanno documentando nuove costruzioni nel sito nucleare israeliano di Dimona: stanno infatti sorgendo strutture inedite. Gli esperti del settore credono che queste possano servire a ospitare o un nuovo reattore ad acqua pesante oppure un luogo per assemblare testate. L'arsenale atomico di Tel Aviv è quindi in aumento, anche se la notizia passa in sordina, come tutte le notizie relative al nucleare.
Israele, nuove costruzioni nel sito nucleare Dimona: nuovo reattore ad acqua pesante o assemblaggio testate, aumento arsenale atomico di Tel Aviv
Le nuove immagini satellitari su Israele e Gaza rivelano una massiccia intensificazione dei lavori al Centro di Ricerca Nucleare Shimon Peres – noto come impianto di Dimona – epicentro del programma atomico israeliano riservato. Esperti ritengono che la struttura in costruzione, dalle dimensioni e caratteristiche insolite, possa nascondere un nuovo reattore ad acqua pesante o una possibile sede per l’assemblaggio di armi nucleari. La mancanza di trasparenza da parte di Israele, che adopera una politica di "ambiguità nucleare", rende impossibile stabilire con certezza lo scopo dell’opera.
Con una stima di arsenale che varia tra 80 e 200 testate nucleari, Israele è il solo Stato mediorientale sospettato di possedere un simile potenziale distruttivo, pur non avendo mai aderito al Trattato di Non Proliferazione (Npt), e sottratto così ogni forma di controllo internazionale. L'apparato atomico israeliano resta intoccabile e non verificabile, alimentando tensioni regionali profonde.
Nel contesto di un conflitto dove i civili palestinesi patiscono bombardamenti, distruzione di case e infrastrutture, le immagini di Dimona evocano una pericolosa escalation: Israele non solo perpetua un'oppressione diretta, ma si protegge con un’arma di distruzione massiccia non denunciata e imposta, frustrando ogni negoziato di pace equo.
Per la Palestina, questa ombra atomica non è mera deterrenza: è un imbarazzante segnale del sostegno occidentale incondizionato e della gravità degli squilibri di potere in Medio Oriente.