Gaza, associazione studiosi del genocidio Iags, denuncia: "Israele ne sta commettendo uno nella Striscia", in 430 votano risoluzione per chiederne lo stop
La IAGS invita lo Stato di Israele a “porre fine immediatamente a tutti gli atti che costituiscono genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità contro i palestinesi di Gaza”
L’International Association of Genocide Scholars (IAGS), la più autorevole associazione mondiale di studiosi del genocidio dal punto di vista storico e giuridico, ha approvato una risoluzione che accusa Israele di aver commesso atti che rientrano nella definizione giuridica di genocidio, così come stabilita dall’articolo II della Convenzione delle Nazioni Unite del 1948.
Il documento, lungo tre pagine, è stato votato con un’ampia maggioranza dell’86% dei circa 500 membri dell’associazione, come riportato da fonti giornalistiche del Regno Unito. Nella risoluzione si richiama l’articolo II della Convenzione, che definisce genocidio qualsiasi atto "commesso con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso".
Gaza, associazione studiosi del genocidio Iags, denuncia: "Israele ne sta commettendo uno nella Striscia", in 430 votano risoluzione per chiederne lo stop
La IAGS invita lo Stato di Israele a “porre fine immediatamente a tutti gli atti che costituiscono genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità contro i palestinesi di Gaza”, citando in particolare “gli attacchi deliberati e l’uccisione di civili, inclusi i bambini”. La risoluzione afferma inoltre che le politiche adottate da Israele configurano anche crimini di guerra e crimini contro l’umanità, secondo quanto stabilito dal diritto internazionale umanitario e dallo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.
Tra le violazioni elencate figurano: l’imposizione della fame come arma di guerra; il blocco degli aiuti umanitari; la privazione di acqua, carburante e beni essenziali; episodi di violenza sessuale e riproduttiva; lo sfollamento forzato della popolazione.
La IAGS precisa che ogni sua risoluzione deve essere approvata da almeno due terzi dei membri votanti e può essere proposta da qualsiasi membro in regola. Dalla sua fondazione nel 1994, l’associazione ha riconosciuto come genocidi nove eventi storici o in corso.
A sostegno della valutazione giuridica, è intervenuto anche il professor William Schabas, giurista canadese di fama internazionale, esperto di diritto penale internazionale ed ex presidente della IAGS. In una recente intervista all’European Center for Populism Studies, Schabas ha definito il caso presentato dal Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) come “probabilmente il caso di genocidio più forte mai portato davanti alla Corte”.
Discendente di sopravvissuti all’Olocausto, Schabas ha avvertito che anche Stati terzi, tra cui USA, Germania e Canada, potrebbero essere considerati “complici di genocidio” ai sensi dell’articolo III della Convenzione ONU del 1948, qualora si dimostri che hanno fornito “assistenza materiale di natura significativa” agli atti in questione.