Ucraina, Lavrov frena su vertice Putin-Zelensky: "Prima intensificare colloqui a Istanbul", poi critica l'Europa: "Cerca pretesto per impedire negoziati"
Il ministro degli Esteri russo ha dichiarato che Putin intenderebbe proseguire con i negoziati di Istanbul, prima di "un'eventuale" colloquio con Zelensky
Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov frena sul bilaterale tra il presidente Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Secondo il ministro russo, lo zar intenderebbe proseguire i negoziati diretti con l’Ucraina avviati a Istanbul prima di incontrare l'omologo ucraino. "Putin ha ricevuto una telefonata dal presidente Trump dopo l’incontro del tycoon con Zelensky alla Casa Bianca", ha spiegato Lavrov. "In quell’occasione ha chiaramente espresso la sua disponibilità a continuare i colloqui diretti russo-ucraini, iniziati a Istanbul. Ha anche sottolineato che eventuali vertici ai massimi livelli – soprattutto un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina – devono essere preparati con grande attenzione". Lavrov ha quindi fatto sapere che è stato proposto di "elevare il livello delle delegazioni" presenti a Istanbul.
Ucraina, Lavrov frena su vertice Putin-Zelensky: "Prima intensificare colloqui a Istanbul", poi critica l'Europa: "Cerca pretesto per impedire negoziati"
Il capo della diplomazia russa ha poi puntato il dito contro i Paesi Europei, accusandoli di voler ostacolare il processo negoziale. “I Paesi occidentali stanno semplicemente cercando un pretesto per impedire i negoziati, cercando di farlo senza assumersene la responsabilità e senza attribuire colpe a Zelensky, che continua a porre condizioni e insiste su un incontro immediato con Putin, a prescindere da ogni preparazione. Si tratta di un tentativo deliberato di interrompere un processo che, grazie all’iniziativa di Putin e Trump, aveva già prodotto buoni risultati. Speriamo che tali manovre vengano sventate”, ha affermato Lavrov.
Intanto il presidente Zelensky ha ribadito l’intenzione di riconquistare i territori conquistati dalla Russia. Parlando davanti al Monumento dell’Indipendenza a Kiev, Zelensky ha dichiarato: "Un giorno, la distanza tra gli ucraini scomparirà e torneremo a essere una sola famiglia, un solo Paese. È solo questione di tempo". L'ucraino ha poi ribadito che Kiev non riconoscerà "mai l’annessione russa della Crimea, di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson".
Zelensky ha inoltre sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza del Paese nel lungo periodo, anche dopo la fine del conflitto. Parlando al fianco del primo ministro canadese Mark Carney, in visita a Kiev per le celebrazioni dell’Indipendenza, il presidente ucraino ha dichiarato: "La questione della presenza sul campo – dei cosiddetti 'boots on the ground' – è fondamentale per noi".