Accordi Russia-Ucraina, Kiev pronta a cedere il 22% del territorio a Mosca e a non entrare nella Nato – confermate anticipazioni del GdI

Zelensky sarebbe pronto a cedere la Crimea, Lugansk, Donetsk, Donbass con Zaporizhzhia e Kherson alla Russia in cambio di pace, oltre a non entrare nella Nato, come anticipato dal Giornale d'Italia

Volodymyr Zelensky sarebbe pronto a cedere la Crimea, Lugansk, Donetsk, insieme al Donbass con Zaporizhzhia e Kherson alla Russia in cambio di un accordo di pace, oltre a rinunciare definitivamente all’ingresso nella Natocome anticipato dal Giornale d’Italia. L’indiscrezione, che circolava da giorni negli ambienti diplomatici europei, trova ora conferme in fonti occidentali a ridosso di un cruciale vertice internazionale. Il prezzo della pace, secondo le richieste di Mosca, sarebbe la cessione del 22% del territorio ucraino.

Accordi Russia-Ucraina, Kiev pronta a cedere il 22% del territorio a Mosca e a non entrare nella Nato – confermate anticipazioni del GdI

L’Ucraina, secondo fonti diplomatiche che confermano le anticipazioni del Giornale d'Italia, potrebbe quindi accettare di interrompere i combattimenti e congelare la linea del fronte nella posizione attuale, concedendo alla Russia il controllo de facto dei territori già occupati, che rappresentano il 22% del territorio Ucraino: Luhansk, Donetsk, il Donbass con Zaporizhzhia e Kherson, e la Crimea. Si tratterebbe di un ammorbidimento della posizione negoziale di Kyiv, giunto alla vigilia dei colloqui previsti per venerdì in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Il piano può riguardare solo le posizioni attualmente detenute dagli eserciti”, ha dichiarato un funzionario occidentale, descrivendo un frenetico fine settimana di diplomazia tra Kyiv e i suoi alleati.

L’Europa e lo stesso governo ucraino temono che Trump e Putin possano negoziare la fine della guerra senza il coinvolgimento diretto di Zelensky. “Ho molte paure e molte speranze”, ha ammesso il primo ministro polacco Donald Tusk, aggiungendo che Washington avrebbe promesso di consultare i leader europei prima del faccia a faccia tra i due leader.

La principale preoccupazione in ambito europeo riguarda un presunto piano di pace approvato da Mosca, che prevederebbe il congelamento delle linee del fronte nell’Ucraina sud-orientale a patto che Kyiv si ritiri anche dalle porzioni di Donetsk e Luhansk ancora sotto il suo controllo.

I diplomatici europei sottolineano che gli obiettivi strategici del Cremlino restano invariati: rovesciare il governo filo-occidentale di Kyiv e installare un esecutivo filorusso. Secondo un rapporto dell’Institute for the Study of War, la Russia punta ancora alla “piena capitolazione” dell’Ucraina, escludendone l’adesione alla Nato e imponendo la smilitarizzazione del Paese.

Nonostante i colloqui di pace all’orizzonte, Zelensky ha avvertito che non ci sono segnali concreti di una volontà russa di porre fine al conflitto. “Al contrario, stanno muovendo truppe e forze in modo da poter lanciare nuove operazioni offensive”, ha detto, citando un rapporto dell’intelligence ucraina.