Dazi, von der Leyen si piega agli Usa per sostituire il gas russo: "Investimenti su gnl e petrolio per 750 mld € nei prossimi 3 anni"
Tuttavia si tratta di investimenti che dovrebbero fare aziende private, quindi non è scontato che accada. Inoltre, secondo un retroscena del Giornale d'Italia, gli Stati Uniti acquistano gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Russia attraverso l'India e lo rivendono all'Europa. Ragion per cui, per il Vecchio Continente allontanarsi dal gas russo è praticamente impossibile
Von der Leyen si piega agli Usa per sostituire il gas russo. Dentro all'accordo sui dazi raggiunto qualche giorno fa in Scozia, c'è l'impegno di Bruxelles ad acquistare gnl, petrolio e combustibile nucleare per 750 miliardi nei prossimi 3 anni. 250 miliardi all'anno, che però sono una cifra indicativa: gli acquisti di energia e gli investimenti li fanno compagnie private, e nessuno può obbligare un'azienda privata a comprare energia da una determinata nazione e a investire in quella nazione. Inoltre, secondo un retroscena del Giornale d'Italia, gli Stati Uniti acquistano gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Russia attraverso l'India e lo rivendono all'Europa. Ragion per cui, per il Vecchio Continente allontanarsi dal gas russo è praticamente impossibile.
Dazi, von der Leyen si piega agli Usa per sostituire il gas russo: "Investimenti su gnl e petrolio per 750 mld € nei prossimi 3 anni"
L'accordo sui dazi raggiunto in Scozia ha ricevuto pesanti critiche da parte dei maggiori Paesi europei come Francia e Germania, e ora si capisce anche perché. L'Unione europea ha infatti deciso di piegarsi a Washington, investendo non solo 600 miliardi in investimenti negli Usa, ma anche 750 miliardi per acquistare gnl, petrolio e combustibile nucleare da Trump. Una svolta, che nella mente di von der Leyen ha un solo significato: sostituire il gas russo.
Bruxelles ha intrapreso una vera e propria crociata contro Mosca, che non si sofferma solo all'energia, considerando che la Commissione Ue ha anche varato un piano di riarmo da 800 miliardi di euro nonostante non ci siano avvisaglie di una minaccia imminente.
Un funzionario Ue ha dichiarato: "Sull'energia, in pratica, quello che abbiamo fatto è stato valutare le nostre esigenze anche in termini di graduale eliminazione delle importazioni di energia dalla Russia. Siamo quindi fiduciosi che ciò sia possibile, ma è anche chiaro che non è l'Unione europea ad acquistare questa energia", ma sono "le aziende private che l'acquistano" sul mercato.
Un portavoce di von der Leyen ha anche aggiunto che i reattori nucleari sono inclusi tra i prodotti energetici nucleari che l'Unione europea acquisterà dagli Stati Uniti nei prossimi anni nel quadro dei negoziati sui dazi, precisando che "le modalità precise di quanto si spenderà, per cosa e quando devono ancora essere definite".