Cisgiordania, coloni israeliani attaccano Taybeh, ultimo villaggio cristiano rimasto, Tajani: “Superato il limite, valuteremo sanzioni con Ue”

I coloni israeliani continuano a compiere incursioni nei territori palestinesi, spesso con il tacito sostegno delle Idf. Questa volta è stato colpito Taybeh, ultimo villaggio cristiano rimasto

Nuovo attacco dei coloni israeliani al villaggio cristiano di Taybeh, l’ultimo rimasto in Cisgiordania. All’alba, un gruppo di coloni mascherati ha assaltato abitazioni, incendiato auto e lasciato scritte minacciose sui muri. “Fuori gli arabi o morte” e “La tua casa se ne pentirà”, recitano i graffiti. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani condanna duramente: “Superato il limite”. E annuncia: “Valuteremo sanzioni con l’Ue”.

Cisgiordania, coloni israeliani attaccano Taybeh, ultimo villaggio cristiano rimasto, Tajani: “Superato il limite, valuteremo sanzioni con Ue”

Il villaggio di Taybeh, l’ultimo villaggio interamente cristiano rimasto in Cisgiordania, è stato di nuovo attaccato dai coloni israeliani. Fonti locali hanno riferito che alcuni coloni mascherati si sono infiltrati in città all’alba di oggi, lunedì 28 luglio: hanno attaccato le case dei residenti, dato fuoco ad almeno tre automobili e scritto graffiti razzisti e minacce sui muri esterni delle abitazioni. “Fuori gli arabi o morte” e “La tua casa se ne pentirà” si legge sulle pareti.

Il nuovo attacco si inserisce in un’escalation preoccupante di violenze che sta investendo l’area. Nonostante le numerose condanne internazionali, i coloni israeliani continuano a compiere incursioni nei territori palestinesi, spesso con il tacito sostegno delle forze di difesa israeliane (Idf). L’episodio segue di pochi giorni il voto della Knesset, dove 71 dei 120 membri hanno approvato una mozione non vincolante per l’annessione della Cisgiordania, abitata da circa tre milioni di palestinesi e 700mila coloni israeliani, di cui 200mila a Gerusalemme Est.

La risposta da parte delle istituzioni cristiane non si è fatta attendere. “Condanniamo questo attacco terroristico e chiediamo un’indagine internazionale, giustizia per i responsabili e azioni concrete contro chi istiga all’odio”, è stata la ferma presa di posizione del Forum dei cristiani della Terra Santa.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso la propria solidarietà al cardinale Pierbattista Pizzaballa con una telefonata, affermando: “Il Governo di Israele ha l’obbligo di agire – dice Tajani – Cristiani e musulmani di Cisgiordania meritano di vivere in pace e di essere protetti. I coloni continuano a superare ogni limite pur sapendo che i cristiani rappresentano un elemento di stabilità“. Tajani ha inoltre annunciato che, insieme agli altri Paesi dell’Unione Europea, verranno valutate “nuove sanzioni nei confronti dei coloni violenti”.

Un duro commento è arrivato anche dall’ambasciatore tedesco in Israele, Steffen Seibert, che su X ha scritto: “Che attacchino un villaggio cristiano o una comunità di pastori palestinesi musulmani, questi coloni estremisti possono affermare che Dio abbia dato loro la terra. Ma non sono altro che criminali abominevoli per qualsiasi fede”.

Gli attacchi a Taybeh non sono un fatto isolato. Il 4 giugno i coloni hanno costruito un nuovo avamposto sulle rovine delle case di una famiglia palestinese, sfollata l’anno precedente. Il 7 luglio è stato dato alle fiamme lo storico cimitero e la chiesa di San Giorgio (Al-Khader), uno dei luoghi di culto più antichi e venerati dai cristiani palestinesi. A seguito di questi atti sacrileghi, il 14 luglio una delegazione di patriarchi e capi delle chiese di Gerusalemme, insieme a diplomatici di oltre 20 Paesi arabi e occidentali, ha visitato Taybeh per esprimere vicinanza alla comunità locale.