Israele, Knesset approva mozione su annessione Cisgiordania con 71 sì e 13 no: verso fine dello Stato palestinese e realizzazione "Greater Israel"
Il parlamento israeliano accelera il piano "Greater Israel”, in una decisione che sarà probabilmente esecutiva dall'autunno 2025
In Israele, la Knesset ha approvato nella giornata di mercoledì 23 luglio la mozione relativa all'annessione dei territori della Cisgiordania con 71 sì e 13 no. Questa decisione, ancora non operativa, segna le fasi finali dello Stato palestinese e la realizzazione del piano di espansione "Greater Israel", oltre che un'accelerazione del genocidio.
Israele, Knesset approva mozione su annessione Cisgiordania con 71 sì e 13 no: verso fine dello Stato palestinese e realizzazione "Greater Israel"
Nel primo pomeriggio di oggi, la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato con 71 voti favorevoli e 13 contrari una mozione non vincolante che chiede l’estensione della "sovranità israeliana" su tutta la Cisgiordania occupata. Una mossa senza valore legislativo immediato, ma che rappresenta un chiaro segnale politico: il governo israeliano è determinato ad annettere formalmente i territori palestinesi conquistati nel 1967, sfidando il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite.
A promuovere la mozione sono stati deputati dell’estrema destra nazional-religiosa e del partito di governo Likud, con l’appoggio esplicito di ministri influenti come Yariv Levin, dicastero della Giustizia, ed Eli Cohen, dell'Energia. I promotori l’hanno definita "un’opportunità storica" per sancire che tra il Mediterraneo e il fiume Giordano "ci sarà un solo Stato": Israele, secondo ciò che il progetto "Greater Israel" sancisce dal 1982, puntando a inglobare definitivamente tutti i territori palestinesi storici.
Questa mossa non è un fulmine a ciel sereno: Israele ha da almeno 50 anni un progetto di annessione graduale della Cisgiordania. Fin dagli anni Settanta, le colonie illegali sono cresciute fino a superare oggi il mezzo milione di coloni israeliani in oltre 140 insediamenti, in violazione della IV Convenzione di Ginevra. La stessa Knesset, lo scorso anno, ha bocciato qualsiasi ipotesi di Stato palestinese, ponendo fine al paradigma dei due Stati.
Il voto di ieri apre la strada a un disegno di legge vincolante previsto in autunno. Sul campo, la situazione è già drammatica: dal 7 ottobre 2023, oltre mille palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania da esercito e coloni armati, e più di 7000 sono rimasti feriti. A ciò si aggiungono i piani già annunciati per il controllo totale della Striscia di Gaza e per la deportazione e eliminazione dei palestinesi.