Gaza, report Onu: "85% palestinesi senza cibo, ospedali privi di carburante"; bombe Idf a schegge "illegali" su bar al-Baqa: "Crimine di guerra"
Esperti balistici e di diritto internazionale identificano i frammenti come appartenenti a una bomba Mk-82 di produzione americana, il cui utilizzo "è quasi certamente illegale e potrebbe costituire un crimine di guerra"
La situazione nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli insostenibili. Un rapporto dell'Onu, presentato in questi ultimi giorni, riporta in modo estremamente severo come quasi tutta la popolazione sia ormai senza accesso agli aiuti umanitari, il che significa anche impossibilità di accedere al cibo.
Secondo l'Onu, l'85% della popolazione di Gaza non riesce a ricevere o si trova di fronte a ostacoli nell'accesso agli aiuti umanitari. “Quella dell’85% - ha spiegato l’Onu - è la percentuale di popolazione soggetta a ordini di evacuazione o che si trova all’interno di zone militari, una condizione che compromette gravemente l’accesso della popolazione al sostegno umanitario essenziale.” Questa dichiarazione è stata fatta da un portavoce dell’Onu durante il consueto incontro con i media internazionali.
Gaza, report Onu: "85% palestinesi senza cibo, ospedali privi di carburante"; bombe Idf a schegge "illegali" su bar al-Baqa: "Crimine di guerra"
L'Onu ha inoltre riportato che Israele ha "negato il permesso di consegnare carburante" nella zona nord di Gaza, causando il blocco di numerosi servizi, tra cui quelli ospedalieri. "Il rifiuto - ha spiegato il portavoce nel corso dell’incontro - arriva dopo che ieri era stato consentito all’Organizzazione mondiale della sanità di consegnare il diesel rimanente all’ospedale Al Shifa di Gaza City, per evitarne la chiusura totale". La struttura ospedaliera, che è ormai priva di risorse, ha letti completamente occupati, e i pazienti, ha aggiunto il portavoce, "vengono curati sul pavimento".
"Se le scorte di carburante - ha continuato - non verranno rifornite immediatamente, Gaza potrebbe affrontare un blackout totale delle comunicazioni, ostacolando gravemente l’accesso e il coordinamento umanitario."
Nel frattempo, riguardo all'attacco di lunedì all'Internet cafè al-Baqa, lungo il lungomare di Gaza, l'esercito israeliano avrebbe utilizzato una bomba da oltre 200 chili (precisamente 230 chili, ovvero 500 libbre), secondo quanto riportato dal Guardian, che nella sua edizione online ha pubblicato foto di quelli che sarebbero i residui dell'ordigno. L'articolo, accompagnato dalle valutazioni di esperti balistici e di diritto internazionale, ha identificato i frammenti come appartenenti a una bomba Mk-82 di produzione americana, il cui utilizzo, secondo le immagini citate dal quotidiano britannico, "è quasi certamente illegale e - si legge - potrebbe costituire un crimine di guerra." La bomba dopo l'esplosione avrebbe rilasciato molteplici schegge, per massimizzare i danni.