Ucraina, stop Usa a invio armi e missili antiaerei Patriot e Hellfire a Kiev, Kelly: "Al primo posto gli Stati Uniti, stiamo finendo scorte“

La decisione dell'amministrazione Trump va in netto contrasto con ciò che era stato deciso dall'ex presidente Biden. I motivi del dietrofront sulla fornitura di armi dipenderebbe anche dalla situazione di stallo in Ucraina

Gli Stati Uniti hanno deciso di interrompere la fornitura di alcune armi, tra cui i missili di difesa aerea Patriot e quelli di precisione Hellfire, all'Ucraina. In seguito all'annuncio della conquista dell'oblast di Lugansk da parte del Cremlino, la portavoce della Casa Bianca Anna Kelly ha dichiarato lo stop alla fornitura di alcune armi e munizioni all'Ucraina per la preoccupazione che "le scorte siano troppo poche per l'America". Kelly ha infatti proseguito: "Questa decisione è stata presa per mettere al primo posto gli interessi statunitensi".

Ucraina, stop Usa a invio armi e missili antiaerei Patriot e Hellfire a Kiev, Kelly: "Al primo posto gli Stati Uniti, stiamo finendo scorte

Gli Usa, quindi, hanno ufficialmente sospeso l'invio di alcune forniture militari all'Ucraina, in particolare di missili per la difesa aerea Patriot e proiettili di precisione Hellfire. Questi erano stati precedentemente promessi dall'amministrazione Biden. La portavoce della Casa Bianca Anna Kelly ha dichiarato a riguardo: "Questa decisione è stata presa per mettere al primo posto gli interessi degli Stati Uniti, a seguito di una revisione da parte del Dipartimento della Difesa dell'assistenza militare della nostra nazione ad altri Paesi in tutto il mondo".

Nonostante il dubbi sul numero di scorte ancora in mano agli Usa, il portavoce del Pentagono Sean Parnell ha assicurato che "le forze armate americane non sono mai state così pronte ed efficienti". Anche la portavoce Kelly ha poi confermato: "La potenza dell'esercito statunitense rimane indiscussa: basta chiedere all'Iran", riferendosi all'offensiva americana sui siti nucleari di Natanz, Isfahan e Fordow in Iran, danneggiati in realtà in maniera minima.

L'amministrazione Trump ha quindi inviato a Kiev gli aiuti da 60 miliardi di dollari promessi da Joe Biden, per poi smettere la fornitura: per ora, non è stata annunciata nessuna nuova politica. Secondo un funzionario statunitense, alcuni programmi di aiuto militare già finanziati continueranno, ma su scala ridotta. Lo stop al rifornimento di armi costituisce un duro colpo per Kiev, che dipende in gran parte dalle forniture Usa, e una possibile accelerazione per la fine della guerra in favore del Cremlino.